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Molto da rivedere nello spogliatoio granata: il caso Amici e le perdute certezze acquisite costringono coach Parente (e la dirigenza) a rimettere in discussione il lavoro svolto

Un pronto riscatto. È quello che la 2B Control dovrà cercare nelle prossime due gare, in programma nell’arco di quattro giorni. Sabato, dapprima, in anticipo, a Roma, sul campo della Eurobasket e poi il seguente mercoledì sera nel derby con Agrigento, a Porto Empedocle.

Sconfitta a sorpresa e certezze smarrite 

L’inattesa sconfitta contro Capo d’Orlando è stata di quelle che lasciano il segno. E ciò al di là dello stop subito.
La 2B Control esce, infatti, con le ossa rotte dal primo derby del campionato che ha fatto già saltare l’inviolabilità del PalaConad, regalando la prima vittoria dell’intera stagione alla formazione paladina.
Una battuta d’arresto pesante, fuori da ogni pronostico, rimediata contro una squadra rimaneggiata per via dei tanti infortuni e che per vincere ha fatto leva appena su due giocatori, risultati decisivi: Johnson (11/18 al tiro) e Laganà quasi infallibile dalla lunga distanza.
27 punti il primo, 19 il secondo, su un totale di 67 di squadra, quasi a rieditare le prestazioni determinanti del duo Triche e Parks che la scorsa stagione portarono al successo gli ospiti con 27 punti a testa, su un totale di 93 di squadra. Un successo costruito ancora una volta su un duo ma stavolta anche su una zona difensiva che ha letteralmente confuso le idee alla formazione granata.
Se il derby doveva servire per dirimere i dubbi sorti soprattutto a Scafati, per un primo tempo da dimenticare (68 punti subiti), la Pall. Trapani, invece, ha fatto un grosso passo indietro, perdendo quelle poche certezze che aveva dato la sensazione di poter avere nelle prime due giornate. A cominciare: dalla difesa, dal contropiede, da una certa prolificità offensiva e inoltre da una solidità e personalità del gruppo.


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Nervosismo inutile e ingiustificato 

A conti fatti, si è trattato di una delusione cocente anche se quel che più preoccupa è che alle prime difficoltà Trapani è andata via di testa con un ingiustificato nervosismo e un atteggiamento rivedibile fra gli stessi giocatori e soprattutto da parte di Amici (nella foto) nei confronti di alcuni tifosi che apertamente lo contestavano. 

Un gesto poco consono a un giocatore di esperienza, che Trapani ha ingaggiato anche per questo. 

Ma suona ancora più pesante il fatto che Amici non sia nuovo a simili episodi e che anche  quest’anno si sia già lasciato andare a proteste inutili e pesanti, procurandosi, a bella posta, un’incredibile espulsione dopo pochi minuti nella gara di SuperCoppa con Napoli.

Amici – Spizzichini

Certamente è troppo presto per esprimere giudizi definitivi. Ma le prime indicazioni non proprio confortanti arrivano da coloro i quali avrebbero dovuto dare certezze e che invece finora non hanno convinto. Il riferimento è all’asse italiano Amici-Spizzichini. 

Le maggiori delusioni arrivano da loro. Esperti, atleti di categoria che avrebbero dovuto far compiere il salto di qualità alla squadra, grazie alla loro personalità, esperienza e carattere, soprattutto nella gare esterne. Ma finora questo non è accaduto.

Ad Amici, Parente, continua ad assicurare ampia libertà in campo, lasciandolo uscire fuori dagli schemi ma finora non ha inciso molto.  Certamente, contro Capo d’Orlando, il giocatore è rimasto troppo in campo, specie nel finale, in una giornata nella quale era già apparso nel primo tempo particolarmente nervoso. Spizzichini, invece, nel ruolo di regista finora non ha convinto e probabilmente appare più una guardia adattata a play.  Non è un caso così che, per stessa ammissione di coach Parente, Trapani non sia andata dove avrebbe dovuto e, quindi, in particolare, su Goins, sui contropiede di Corbett, su Renzi, nel match con l’Orlandina, non riuscendo a concretizzare i propri vantaggi. Demeriti di squadra ma soprattutto del play.   Meno male che alle spalle di “Spizzico” stia crescendo bene il giovane Bonacini, artefice della rimonta granata e dimenticato in panca nel finale.  

Troppa brutta per essere vera. Supponenza pericolosa 

A preoccupare è poi anche una certa supponenza. Quella che sul 19-10 contro Orlandina probabilmente ha fatto pensare che con poco sforzo, tanto si sarebbe potuto vincere la gara facilmente. 

E invece l’incapacità di chiuderla da parte dei granata, la difesa arcigna a zona degli ospiti e le bombe di Laganà hanno alimentato le speranze di una squadra, come quella paladina, attualmente fra le più deboli del campionato, per via delle tante defezioni. 

Giornata storta? Parrebbe di sì, perché al di là delle 22 palle perse, sarà pressoché impossibile che Spizzichini, Amici e un impalpabile Corbett potranno spadellare da tre, in futuro, così come fatto domenica scorsa, come conferma l’eloquente 0/17.

Un’attenuante che però da sola non può giustificare un Trapani sufficiente in difesa ma bruttissimo in attacco con appena 59 punti realizzati. 

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Doppia trasferta per il Trapani 

Che le prime giornate potessero essere a rischio era una possibilità non recondita. Ovvio che in settimana la società, l’allenatore e la squadra, sulla sconfitta e su quanto accaduto, ci avranno parlato su, non poco. L’augurio è che se ne possa fare esperienza e che si siano serrate le fila. In che misura lo dirà adesso il campo. 

Sabato, intanto, l’auspicio è che la 2B Control possa rivalutarsi e rinverdire la tradizione che lo scorso anno la vide vincente in terra laziale. 

E, inoltre, che lo stesso Amici, ex di turno in quanto nella gara dello scorso anno vestiva la maglia dell’Eurobasket, magari possa risultare decisivo. Altro ex della contesa, sebbene a maglie invertite, sarà Kenneth Viglianisi. 

Da valutare, infine, quanto potranno pesare nelle gambe dei romani le scorie del match, valevole per la prima di campionato, recuperato martedì in casa, con Tortona.

Giornata di vero sport

Archiviato anche il mancato saluto della squadra ai tifosi nel dopo partita con l’Orlandina, frutto del nervosismo e delle tensioni, merita, invece, di essere segnalata la bella accoglienza offerta ai tifosi paladini dai “Trapanesi granata” e la sportività delle opposte tifoserie prima, durante e dopo la partita

Il pranzo in comune, il giro per la città, gli applausi alla formazione avversaria duramente la presentazione delle squadre, il pacifico finale di gara, sono istantanee che vorremmo vedere spesso, anche sugli altri campi. 

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