Dopo aver vinto, at home, contro Treviso, i granata mantengono il primo posto in classifica, battendo una big come Venezia che è venuta al PalaShark forte delle sette vittorie nelle ultime giornate disputate, di fatto coi play-off ormai in tasca, dopo un inizio di stagione tribolato a causa dei tanti infortuni accusati. Dopo un primo periodo con ben 6 palle perse Shark, che hanno permesso ai lagunari di correre in transizione, ed un attacco stranamente asfittico, chiuso sul 12-24, ecco un secondo parziale dove, entrato JD Notae, i padroni di casa si aggrappano ai 7 punti realizzati in un amen dal suo folletto e ricuciono lo svantaggio sul 19-24. Maggiore controllo dei rimbalzi, gioco in velocità e basket a ritmo vertiginoso, da un lato, e panchina che non regge il primo quintetto, dal lato di Venezia, di fatto svoltano il match grazie anche ai numeri di Horton sul pick and roll, ripresosi dopo un inizio difficile. Il break di 36-26 in favore degli Shark, invero, ha cambiato l’inerzia della gara e, soprattutto, ha permesso ai padroni di casa di andare all’intervallo lungo a contatto (sul 48-50), con trend favorevole ed avversari frustati dal fatto che avrebbero potuto chiudere il tempo certamente meglio, raccogliendo invece meno del seminato. Resta però per Trapani il rebus Ennis / Kabengele che chiudono i primi 20’ con, rispettivamente, 14 e 16 p.ti. Al rientro dagli spogliatoi la scia granata produce una rinnovata aggressività difensiva che, nel terzo parziale, concede agli ospiti davvero le briciole, appena 14 punti. Le difficoltà in attacco della Reyer si riveleranno, così, insormontabili, con Kabengele raddoppiato costantemente e messo fuori match, e le amnesie dei registi di riserva quando Ennis è costretto a rifiatare in panchina. Dalla difesa asfissiante degli uomini di Repesa, Trapani trae linfa per prendere il largo, producendo il solito quarto offensivo di rilievo (23-14 il parziale) è già, così, in pieno trend granata si va al 30’ sul 71-64 grazie ad un gioco da 3+1 di Notae da highlights. Ma il match non finisce certamente lì, poiché nonostante la formazione di coach Repesa mantenga un certo vantaggio, Venezia è sempre lì e col quintetto piccolo ed i cambi difensivi, manda in tilt la fluidità offensiva di Trapani che per 3’ non vede più il canestro. Si arriva così sul 89-86 a 30’’ dalla fine ma, a quel punto, prima Trapani sbaglia un libero con Robinson ed affretta un tiro con Galloway, poi Ennis decide di andare da due quando mancano 5’’ alla sirena lunga (89-88). Lì succede di tutto, prima il lancio baseball, sulla pressione ospite, di Notae per Alibegovic che, invece, di morire col pallone tra le mani, va a schiacciare indisturbato. Così ferma il cronometro e permette a Parks una fulminea rimessa per Wiltjer, fino a quel momento in ombra, che realizza da metà campo a tabellone, gelando il PalaShark e mandando le squadre all’overtime sul 91-91. Di solito chi viene raggiunto in corsa, ed in quel modo, crolla ma il grande pregio di Trapani è quello di giocare un supplementare perfetto fin da subito, con Galloway, Alibegovic e JD Nota gran protagonisti. Venezia arriva col fiato corto ed il parziale di 19-9 non ammette repliche. Cala il sipario sulla partita, con i titoli di coda che fissano il punteggio sul 110-100 finale. Ancora una volta Shark sui 100 punti, a confermare il miglior attacco della LBA e, per almeno venti minuti a cavallo dei quarti intermedi, continui nell’intensità difensiva. La vittoria a rimbalzo è poi stata portata a casa (37-31), e controllo la migliore squadra della lega in tale voce statistica. Le rotazioni granata poi ancora preziose, con nove giocatori oltre i 13’, con nessun elemento quindi spremuto, aspetto che ha fatto la differenza alla fine, quando l’intensità di gioco di Trapani non è calata, al contrario di quanto successo ai lagunari. Repesa, tra i singoli, pesca le prove di Alibegovic (18 p.ti, 8/11 da due, 6 rimbalzi e 5 assist), Robinson (16 p.ti, 5 falli subiti, 4/5 da due, 2/5 da tre e 5 assist), un grande Horton in doppia doppia contro il miglior lungo del campionato, con 18 p.ti (7/10 da due, 14 rimbalzi e 5 assist per 33 di valutazione finale), in una gara corale in cui l’MVP è stato ancora una volta JD Notae che, in attacco, ha scritto un trattato (per lui 27 p.ti, 8 falli subiti, 8/15 da due, 2/4 da tre, 4 recuperi e 7 assist, per uno stratosferico 36 di valutazione). Trapani ha costruito tanti buoni tiri, così che ha chiuso ancora una volta con eccellenti percentuali dalla media (39/59 da due, 66.1%), ben bilanciando tiri dal medio raggio e da fuori (dove ha tirato senza abusare, con il 27.3% ed un 6/22 da tre), chiudendo con ben 26 assist (segno di sublime fluidità offensiva) e 125 di valutazione che la dice lunga sulla qualità complessiva espressa contro Venezia. La vittoria nella lotta a rimbalzo (37-31), come detto, e le tante palle perse (22) cui ha costretto gli avversari chiudono il quadro del trionfo Shark. Entusiasmo alle stelle, per un primo posto che vale tanto, anche in chiave griglia play-off, nonostante un calendario (nelle ultime tre giornate) di certo non morbido, con Napoli, Milano e Bologna da affrontare. Il focus in settimana sul match, all’ombra del Vesuvio, contro Napoli, non ancora certa della salvezza e reduce dalla bruciante sconfitta nel finale in quel di Reggio Emilia.
Salvatore Barraco