Dopo aver vinto, on the road, contro Napoli, i granata mantengono il primo posto in classifica, battendo la big Olimpia Milano che è venuta al PalaShark con l’intento di “rientrare” nei primi quattro posti, onde evitare di disputare i play-off sempre col fattore campo avverso. Di contro, Trapani decisa a blindare il secondo posto, almeno, e soprattutto scongiurare di finire dietro in griglia, dato che le altre big vincono sempre, ed il calendario degli Shark poi prevede la trasferta a Bologna. Nel primo periodo tante palle perse dell’Olimpia, che però tira da fuori con percentuali alte e, sfruttando il quintetto piccolo, tiene un ritmo in realtà più congeniale a Trapani, cosa che si tradurrà sul parquet a lungo andare. I primi 10’ si chiudono con i fuochi d’artificio, sul 27-26, ma già dal secondo parziale i ritmi calano e Trapani si aggrappa ad una difesa sempre più aggressiva sugli esterni, che costringe Milano ad appena 12 punti nel frangente (20-12 i secondi 10’) dove i padroni di casa si aggrappano ai punti di Galloway e Robinson. Maggiore controllo dei rimbalzi, gioco in velocità e aggressività che produce perse di Milano, di fatto svoltano il match grazie anche ai numeri di Horton sul pick and roll, vero termometro tattico della squadra. I padroni di casa vanno all’intervallo lungo sul 47-38, con trend favorevole. Al rientro dagli spogliatoi Milano colpisce con un 7-0 in avvio, che costringe Repesa al time out, lì Trapani ne esce bene e, producendo una rinnovata aggressività difensiva, mette a referto un contro parziale che le garantisce di nuovo un vantaggio in doppia cifra in un amen, segno di personalità. Le difficoltà in attacco di Milano vengono attutite da un quarto on fire di Brooks che colpisce con continuità dai 6.75 (4/8 alla fine da tre), anche a giochi rotti. Trapani trae linfa dalla tripla sulla sirena di un ottimo Robinson che, al 30’, permette ai suoi di mantenere un gap di rilievo sugli avversari, sul 69-60. Nonostante il match non finisca certamente lì, la formazione di coach Repesa mantiene un certo vantaggio. Qualche tripla e contropiede buttati da Milano, e le bombe siderali di Galloway e Notae, quest’ultima da metà campo, chiudono di fatto i giochi anzitempo, così si arriva sul punteggio di 89-81 alla sirena lunga. Senza sussulti ulteriori, con il match che non verrà più messo realmente in discussione negli ultimi 3’, e con la tripla di Yeboah a mandare i titoli di coda. Ancora una volta Shark sui 90 punti, a confermare il miglior attacco della LBA, e per almeno trenta minuti continui nell’intensità difensiva. La vittoria a rimbalzo è poi stata determinante (37-28) ed, assieme all’aver costretto Milano a 18 perse (nonostante una media inferiore ad 11), propedeutica al controllo dei ritmi e possessi, con Trapani che tira 18 conclusioni in più dal campo. Le rotazioni granata poi ancora preziose, con dieci giocatori vicini ai 10’, con nessun elemento quindi spremuto, aspetto che ha fatto la differenza alla fine, quando l’intensità di gioco di Trapani non è calata, anzi. Repesa, tra i singoli, pesca le prove di Robinson (18 p.ti, 8 falli subiti, 4/8 da tre e 4 assist), Galloway (20 p.ti, 4/6 da due, 3/5 da tre, 4 assist) e dell’MVP Horton in doppia doppia contro i lunghi da Eurolega di Milano, con 14 p.ti (7/15 da due, 16 rimbalzi, 4 recuperi, 4 assist per 31 di valutazione finale). Trapani ha costruito tanti buoni tiri, con eccellenti percentuali dalla distanza (12/27 da tre, 44.4%), ben bilanciando tiri dal medio raggio e da fuori (dove ha tirato senza abusare), chiudendo con ben 20 assist (segno di fluidità offensiva) e 95 di valutazione che denota qualità complessiva del gioco espresso. La vittoria nella lotta a rimbalzo (37-28), come detto, e le tante palle perse (18) cui ha costretto gli avversari chiudono il quadro del trionfo Shark. Entusiasmo alle stelle, per un secondo posto (almeno) blindato che vale tanto in chiave griglia play-off, con il calendario che prevede la trasferta di Bologna da affrontare nell’ultima di RS. In palio il primo posto. Poi focus sui play-off.
Salvatore Barraco
