A piccoli passi verso la fase ad orologio, quale appendice di quattro gare della stagione regolare, prima della post season. L’emergenza Covid continua ancora a lasciare il segno. Lo confermano le partite, se non le intere giornate, precedentemente rinviate ma anche le gare non giocate nelle ultime settimane. Non è un caso così che si recuperi l’intera seconda giornata del girone di ritorno.
I problemi della 2B Control, però, continuano a passare attraverso la striscia aperta di infortuni. Dopo aver perduto definitivamente, per la stagione in corso, il play titolare Palermo, la Pall. Trapani ha anche perso il suo lungo americano, il giovane rookie dalla costante e facile doppia-doppia. Sottoposto a intervento chirurgico al ginocchio, Childs, dovrebbe rientrare fra alcune settimane, prolungando il momento di emergenza per coach Parente che da head coach ha sempre convissuto, suo malgrado, con gli infortuni di squadra, facendoci il callo.
Insomma un campionato sempre più tribolato per la squadra granata, senza dimenticare le turbolenze per la mancata puntualità degli stipendi all’intera rosa della prima squadra, problema risolto in extremis e regolarizzato con le prescritte liberatorie. Difficoltà, comunque, comuni a tutto il mondo dello sport ed evidentemente originate dalla gestione della fase emergenziale sanitaria, con mancati incassi e drastica riduzione delle sponsorizzazioni.
La 2B Control in mezzo a tutte le avversità del caso ha cercato di districarsi nel migliore dei modi. Dal punto di vista prettamente agonistico, l’attuale situazione di classifica appare soddisfacente ma non può minimamente portare o indurre ad abbassare la guardia. Fondamentale nelle prossime settimane sarà ottenere il massimo dagli scontri diretti contro l’Assigeco Piacenza in casa e con Biella e Capo d’Orlando in trasferta.
Tutto potenzialmente è ancora in ballo. Dall’accesso ai play off, quale massima aspirazione; alla fine anticipata della stagione, al termine della fase ad orologio, con la permanenza in A2 in tasca; al rischio della disputa dei play out. In tal senso, è d’obbligo, quindi, lasciarsi tre formazioni alle spalle al termine della fase ad orologio, per evitare ansie finali e brutte sorprese.
Dal punto di vista societario, intanto, ridà fiducia e slancio, soprattutto ai tifosi granata, la comunicazione, a sorpresa, di cui al comunicato stampa del 23 febbraio da parte della Pall. Trapani, dell’acquisto del Palagranata, con l’aggiudicazione all’asta del complesso, ad opera di una società collegata al duo imprenditoriale Basciano-Bongiorno. Per saperne di più, in particolare sui dettagli dell’operazione e sulle future progettualità, si resta in attesa di una conferenza stampa, preannunciata ma che finora ha tardato a concretizzarsi.
In ogni caso, è indubbia la positività che porta con sé l’ufficializzazione. Innanzitutto, perché evidenzia che Basciano guarda avanti e a un futuro con la Pall. Trapani, spazzando le nubi che si addensavano sulla potenzialità, sulla voglia e sul rischio di mollare o di trasferire altrove il titolo sportivo. Poi, perché la ristrutturazione del Palagranata dovrebbe metter fine alla “angosciante” vicenda della gestione del Palailio e alle diatribe con il Comune, in costanza di una perdurante mancanza di una Convenzione, oltre al tiramolla sulle spese di manutenzione della struttura. Infine, perché oltre a riportare alla mente e a rievocare le storiche avventure del Palagranata, con la disputa della memorabile serie A1, si potrebbe finalmente investire in un “progetto basket” a Trapani, programmando, altresì, senza troppi lacci e lacciuoli, iniziative imprenditoriali collaterali e magari riuscendo a creare quel feeling con la città che non è mai decollato.
Peppe Cassisa