Messa finalmente da parte la stucchevole diatriba con l’ex proprietario della Pall. Trapani, Pietro Basciano, il nuovo patron della Polisportiva cittadina che racchiude Basket e Calcio, Valerio Antonini, può davvero dar vita alla nuova era dello sport della città. Caso più unico che raro nel panorama nazionale, Trapani adesso ha la sua Polisportiva che ambisce a trasformare il concetto complessivo di sport a Trapani.
48 anni, romano, tifoso della Lazio, professione manager nel commercio internazionale del grano. Valerio Antonini si è abbattuto su Trapani con la stessa irruenza delle acque in piena. In pochi mesi con parole e soprattutto nei fatti, molti fatti, è riuscito a ridestare la città dal suo irrimediabile torpore. Ha acquistato la squadra di calcio, comprato il titolo di A2 di basket della Stella Azzurra Roma e trasferirlo a Trapani, ristrutturato lo stadio e pianificato il prossimo restyling del PalaIlio. Tutte cose che, in altri tempi e altri contesti, a Trapani ci sarebbero voluti chissà quanti lustri per realizzarli. Questo è finora quello che ha dimostrato di essere Valerio Antonini.
Esuberante, istrionico, fors’anche esibizionista, ma soprattutto decisionista e ambizioso. Che non perda tempo a prendere una decisione lo dimostra il modo in cui ha liquidato quello che era considerato un suo uomo di fiducia scelto come dg del Trapani Calcio, Claudio Anellucci, dopo le improvvide frasi di quest’ultimo riportate sui social in merito alle prestazioni dei giocatori dell’Italia Under 21, con pesanti accuse rivolte al presidente della Federazione Gravina. Un monito per tutti, nel senso che tutti saranno i benvenuti nei piani della Polisportiva, ma chi comanderà sarà sempre e solo lui. Chi farà di testa propria verrà messo immediatamente alla porta. Questo è: prendere o lasciare. Per tifosi e giornalisti i suoi modi di fare sono e saranno una manna dal cielo. Non mancherà mai, c’è da crederci, di che parlare e di che scrivere a Trapani nei prossimi mesi.
La parola decisiva, però, spetterà al campo o al parquet. Ora si comincia a fare sul serio e lì bisognerà dimostrare di essere capaci a realizzare quello che ci si è ripromesso: ovvero vincere, che non è mai cosa facile per nessuno. Parlando di calcio, questo Trapani, targato ancora Torrisi in panchina, non può essere più nostalgia dei tempi che furono. La gestione del compianto Morace è ancora negli occhi e nei ricordi di tutti noi. Vivere però il presente pensando al passato non porta a nulla di buono e si è visto. Ad Antonini il compito comunque di allontanarsi e staccarsi da questo per regalarci una o, meglio, più stagioni da sogno. Che la vittoria del campionato sia l’obiettivo trainante non è un mistero, perché lo stesso patron lo ripete dentro e fuori le stanze societarie. Magari anche troppo per gli scaramantici. Ma così è se vi pare.
Sorvoliamo a piè pari sulla definizione data di sé nell’ultima conferenza stampa, ovvero il paragone con l’allenatore della Roma José Mourinho. Da buon laziale consigliamo ad Antonini di tenersi alla larga dal mettersi ad imitare determinate figurine. E veniamo al mercato, del calcio in questo caso. Qui Antonini sembra aver studiato bene il copione. Il Trapani, sono parole sue, giocherà con un modulo preciso: il 3-4-2-1. Poi si potrebbe anche non pensare benissimo di un allenatore che ad inizio luglio, senza un solo allenamento, ha già deciso il modulo esclusivo da far utilizzare alla sua squadra. Ma di questo parleremo più avanti. In attacco è stato ingaggiato una vecchia conoscenza, il 37enne Andrea Cocco, l’ultima stagione tra le fila dell’Albinoleffe. Le alternative saranno il riconfermato Mascari e il nuovo Samake Boubacar, proveniente dalla Vibonese. I trequartisti ingaggiati al momento sono Besmir Balla sempre ex Vibonese, Bollino (Casertana), Gagliardi (Cavese). A centrocampo preso Calafiore (svincolato), oltre ai confermati Cangemi e Marigosu. A questi verrà integrato un altro acquisto di qualità. In difesa a Carboni sono stati aggiunti Sparandeo (Vibonese), Sabatino (35 anni, Casertana, al Trapani già nel 2012) e Parisi (Gravina). Sulle fasce confermato Pipitone e preso Pistolesi (Montegiorgio). Il portiere titolare sarà Ujkai (Bra), al quale sarà aggiunto un altro elemento. Basterà per vincere? Presto per dirlo. Di certo il mercato del Trapani ci proporrà altri affari e altre sorprese. Però avere già messo su un’ossatura di squadra valida è un passo avanti. Mister Torrisi può cominciare a lavorare con tutti i mezzi necessari e un buon vantaggio sui colleghi dello stesso girone, senza scuse e senza alibi.
Massimo TANCREDI