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calcio

Basket e calcio a Trapani: quanto è importante esserci

Rieccoci ancora, attraverso la nostra non breve storia, a raccontare, ad analizzare a sostenere, ad illustrare le nostre casacche granata

La Pallacanestro Trapani oramai al suo nono campionato nella seconda serie nazionale.Una A2 fortemente voluta dalla proprietˆ Basciano aldilˆ ed oltre le precarie contingenze sociali ed economiche dettate dalla pandemia che pressano fortemente sul tessuto della nostra cittˆ. E sappiamo che per fare sport a certi livelli servono capitali, pubblico e sponsorizzazioni.

La Serie A2 permette a Trapani di ÔveleggiareÕ a livello nazionale nella pallacanestro, una seconda serie che vede nobili decadute come Biella e Cant, Udine e Pistoia, Casale Monferrato, tanto per restare allÕinterno del Girone Verde.

Non interesse adesso e nel contesto di questo scritto analizzare, scrivere, quale possa essere il campionato del Trapani, se indirizzato alla salvezza, per acciuffare un posto tra le prime otto o evitare i playout.Sap­piamo che la squadra stata ampiamente rinnovata, ad iniziare dagli statunitensi, che ha perso uno dei suoi ÔpilastriÕ [Renzi], che si affida alla velocitˆ, al contropiede, alla transizione fortemente voluti da coach Parente.Sappiamo che pi societˆ hanno ancora investito forte per arrivare alla A1.Ci˜ che a noi interessa maggiormente che Trapani cÕ ancora, onora il secondo campionato nazionale, una realtˆ della pallacanestro italiana, pur con tutte le critiche che possono farsi ad una proprietˆ.S“, vero, negli anni trascorsi, con quanto speso, si potevano senzÕaltro disputare campionati migliori, puntare pi in alto, ma siamo consapevoli che nello sport, come in qualsiasi altro aspetto della vita, si pu˜ sbagliare, si possono mancare gli obiettivi prefissati, come si possono raggiungere risultati insperati, frutto di maturazione individuale e di squadra, di fortuna e di contingenze, pur senza svenarsi sul piano economico.

Come successo al Tra­pa­ni Calcio nella stagione sportiva 2018-2019.

Una squadra iscritta per un pelo alla serie C, con un allenatore venuto dal nulla, con un manipolo di giovani reduci dalle squadre under ed un futuro molto, ma molto travagliato.Un futuro che prevedeva, e qualcuno probabilmente sperava, la scomparsa del Trapani Calcio.

Ci˜ sappiamo sarebbe avvenuto nellÕagosto del 2020, dopo un memorabile campionato giocato in serie B, il quinto nella storia della nostra realtˆ calcistica, ove senza traumi societari ci saremmo salvati con onore sul campo. Ancora un grazie a quei ragazzi e al tecnico Fabrizio Castori; lo vogliamo ricordare oggi, lÕindomani dellÕesonero sub“to alla guida della Saler­ni­tana che ha riportato in serie A.

Il Trapani sappiamo che morto e risorto, grazio al Dattilo e grazie allÕimpegno del presidente Mazzara e della dirigenza dellÕex sodalizio della frazione pacecota. Un ringraziamento lo dobbiamo anche a chi, a colui il quale, non ha mai smesso di aiutarci in questa giostra e che, siamo sicuri, ci aiuterˆ ancora nel futuro.Non nascondiamo affatto il dato che Daniele Faggiano era e resta molto legato alle questioni del calcio a Trapani, poich in questo lembo di terra di confine ha trovato affetto, calore e le basi per approdare nel calcio che conta.

Sappiamo che oggi ci sono le basi per una ripartenza; del resto dalla serie D pi volte siamo ripartiti, addirittura dallÕEc­cel­lenza regionale.

Eda un playoff disputato e vinto nel 2008 a Ricigliano, piccolo borgo in provincia di Salerno, che ci riport˜ in D, arrivammo a un playoff otto anni dopo che ci stava magistralmente portando in serie A tra lÕincredulitˆ generale. Con le lacrime di Serse Cosmi che fecero il giro per lÕItalia attraverso i tubi catodici. Non lo dimentichiamo, come non dimentichiamo che il calcio fatto da cicli, si sale e si scende, senza giustificazioni, come un ottovolante.

Siamo ancora una volta in serie D, con una buona squadra, oltre il dato che abbiamo tesserato cxalciatori svincolati, che ha perso una volta sola e con un pizzico di sfortuna. Con ancora due gare da recuperare, non conosciamo il nostro futuro e lÕesatto ruolo in campionato..

Sappiamo che un campionato di transizione, ma non pu˜ mai sapersi.Se arriveranno i risultati il presidente Mazzara non si tirerˆ certo indietro e, come detto, cÕ sempre il fedele amico Daniele, dietro la porta, pronto a darci una mano.

Alla vigilia della trasferta di Mes­sina il presidente Michele Maz­zara ci ha espressamente dichiarato che lÕimpegno preso verrˆ mantenuto, poich non nel suo comportamente fare cattive figure. ÒIo, con i miei soci siamo entusiasti della scelta fatta e del percorso fin qui perseguito.

Non so se abbiamo soddisfatto le aspettative dei tifosi trapanesi, ma posso affermare che noi ce lÕabbiamo messa tutta, con forza e senza speculare in qualsiasi fronte legato allÕattivitˆ sportiva. Noi ci facciamo trovare sempre pronti – tiene a precisare Maz­za­ra – e siamo pronti a intervenire; se avessimo giocato le altre due gare, e se ci trovassimo con pi punti in classifica, saremmo pi felici e guarderemmo al campionato magari con maggiore soddisfazione.

Abbiamo perso con la Cavese; avevamo delle assenze importanti, siamo stati sfortunati ma guardiamo ed andiamo avanti. Ribadiamo ancora che se cÕ qualche imprenditore pronto ad investire siamo disponibili.LÕimportante che si tratti di persona seria, qualificata e onesta che possa fare bene nello sport.

Non ho problema alcuno a ribadire che noi siamo i garanti di questa realtˆ e che siamo pronti a migliorarla. Siamo contenti degli oltre 700 abbonati, del pubblico; siamo pronti a lanciare altre agevolazioni attraverso i mini-abbonamenti al fine di invogliare le persone a venire allo stadio. Dobbiamo avere rispetto per i Ô700Õ: non facile in serie D avere tutti questi abbonati. Colgo lÕoccasione per ringraziare anche gli sponsor e le aziende – conclude il neopresidente del Trapani Calcio – che ci hanno sostenuto e dispiace molto per la perdita di Nicol˜ Achille che ci aveva dato una grande mano dÕaiuto e che avrebbe continuato a darcela. Ma in questo confidiamo molto nel figlio AlessandroÓ. Parole chiare e genuine.N illusioni, n false speranze. Gara dopo gara, giorno dopo giorno e poi si vedrˆ.

Riteniamo, convintamente, che non dobbiamo sminuire affatto questa ennesima esperienza in serie D, sol perch veniamo da un recente passato fatto da un quinquennio di cadetteria e da quattro campionati di C giocati alla grande e con una storica promozione in quel di Cremona.

Ricordiamo che lo sport lÕaltra faccia della medaglia, il corrispettivo, della realtˆ culturale, economica e sociale dÕuna cittˆ.

Se in cittˆ chiudono le aziende, aumentano i disoccupati, abbondano i precari, vanno via i giovani con titoli di studio, interessati a lasciare Trapani e lÕItalia, e abbondano i carrettini di frutta e verdura, di pesce, negli angoli delle strade cosa vogliamo?Cosa pretendiamo?

Torniamo al discorso iniziale: un lusso la pallacanestro in A2 in questo momento a Trapani, ci sta tutta la serie D nel calcio. E non lo diciamo per plagio, ci conoscete bene. Non siamo mai stati radicalmente ÔaziendalistiÕ, quinte colonne di proprietˆ. Abbiamo scritto di vittorie e sconfitte, di promozioni e retrocessioni, di playoff e playout, di schiappe e di fenomeni, di amici e di nemici …

Oggi stiamo ad aspettare su una scogliera ed osserviamo se domani sarˆ una nuova aurora, tersa di sole o tempesta.NullÕal­tro.

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