La sconfitta “on the road” contro Tortona, col possesso finale (sciupato) per la vittoria, aveva lasciato sì l’amaro in bocca ma anche una scia di positività nell’ambiente granata. Infatti, pur senza Corbett, la prestazione di squadra era stata ampiamente soddisfacente, giocandosela su un campo difficile e contro una delle potenziali favorite al salto di categoria.
Latina in casa. Il rientro dell’americano ex Montegranaro, così tutti si aspettano un bel sorriso a tinte granata. Trapani, però, cade nuovamente al PalaConad, per la terza volta in questo inizio di stagione ed il fatto che il fortino non sia più tale…beh è di certo preoccupante. Padroni di casa un po’ timidi ad inizio match, col solo Corbett a produrre nella metà campo offensiva.
Lo score del primo quarto, 16-21, non ha però scoraggiato i ragazzi di coach Parente che ha allungato sin da subito le rotazioni, trovato nei secondi 10’ un ottimo Goins e, così, rientrare all’intervallo lungo ne è stata la naturale conseguenza. 38-38.
Match vero quindi, con una leggera inerzia granata. Non a caso nel terzo parziale, Trapani si sblocca inizialmente in attacco soprattutto con le triple di capitan Renzi e prova per ben due volte a prendere margine, arrivando anche al +7.
Lì time out ospite e improvviso (ma non nuovo purtroppo) black out della formazione del Presidente Basciano. Palle perse, tentativi senza senso dai 6.75, non un gioco che porti a sfruttare i “vantaggi” di volta in volta creatisi sui cambi difensivi.
Goins e Corbett dimenticati dai propri compagni… per Latina è facile così approfittarne ed impattare al 30’ con lo score che recita 52-51 in favore ancora di Trapani. L’inerzia tecnica ed emotiva grida però forte Latina.
Ultima frazione copia incolla degli ultimi possessi della precedente… Romeo e soci si portano così avanti, trovando le conclusioni di Pepper quando conta… la 2B Control prova a rientrare, prima con le conclusioni del sempre più perimetrale Renzi, poi con alcune iniziative da 1 contro 5 di Corbett, autore nel frangente di alcune penetrazioni da marziano…
ma di fluidità di gioco neanche a parlarne. Si arriva così sul +3 per Latina a 38’’ dalla sirena definitiva. La panchina giustamente non da indicazioni di fallo, difendere forte e sperare nell’ultimo possesso.
Ebbene, Mollura (sempre tanta energia ma ultimamente non altrettanta lucidità…e poi quanto ha sofferto Pepper nel finale) pensa bene di (non solo) spendere fallo ma per di più antisportivo. La fotografia di Trapani delle ultime uscite…Game over! 67-74 per gli ospiti.
Più in generale non basta tenere botta in difesa (come successo complessivamente anche contro i pontini), poiché appena ti sfugge un quarto nella propria metà campo (in questo caso l’ultimo, anche per meriti degli avversari)…la frittata è ben servita, segnando così poco, col contagocce!
Il tante volte citato (in primis da Parente) playmaking, cioè “leggere” dove andare nella metà campo offensiva, sfruttando i vantaggi che di volta in volta si presentano, continua a latitare.
Il coach di Trapani ha in tal senso mandato messaggi fin troppo chiari, chiudendo il match con Spizzichini e Bonacini in panca…e l’under Pianegonda (che faccia tosta per lui) in regia prima, poi “sostituito” nel finale da Corbett playmaker.
Da lì le solite brutte percentuali al tiro, soprattutto dalla media (13/30, 43%), mentre dai 6.75 stavolta si è fatto meglio (12/33, 36%). Troppi isolamenti in post basso delle guardie (Amici e Spizzichini su tutti) che ovviamente rallentano la fluidità di gioco, così nessuno che giochi uno contro uno sul perimetro, eccetto Corbett che però, alle volte, è costretto a desistere viste le particolari attenzioni delle squadre avversarie.
Gli appena 8 liberi tentati (!!), contro i 20 di Latina, la dicono lunga in tal senso. Sulla mancata pericolosità offensiva della 2B Control.
Manca poi del tutto il post basso di Renzi e, da tal fondamentale, Trapani nelle passate stagioni ha sempre lucrato tanto. Non solo i punti del capitano ma anche i tanti tiri dal lato debole, aperti, conseguenza dei raddoppi sull’ex Benetton.
Il capitano ormai gioca prevalentemente aperto oltre l’arco dei 6.75…stavolta un eccellente 5/9 da tre per lui…certo, il tiro da fuori può essere importante per aprire la scatola ma dal pivot, oltre a ciò, ci si aspetta prevalentemente altro, così come del resto è sempre stato in casa granata.
E c’entra poco in questo caso la presenza del totem Ancellotti, poiché altre volte, contro avversari con meno centimetri dell’ex Pesaro, beh il canovaccio è sempre stato lo stesso.
Così è difficile spuntarla contro chiunque, pare che quest’anno, per portarla a casa, bisogna essere perfetti in difesa (oppure gli avversari non in serata in attacco) poiché, facendo così tanta fatica nell’altra metà campo, beh… basta poco, ad esempio che uno dei big non sia “collegato”, ed il rischio referto giallo è lì, dietro l’angolo.
Bisogna in sostanza sterzare in attacco, poco da fare…superando le difficoltà a meta campo, in primis giocando più in transizione dove Corbett è devastante. E ritrovando Renzi nell’attaccare ai 24’’.
E menomale che Goins (oggetto misterioso designato un po’ troppo superficialmente e pregiudizialmente) si sta rivelando solido, sempre più cosciente delle proprie potenzialità (non solo atletiche), sia dalla distanza ma anche in post basso dove sta crescendo match dopo match.
Non solo quindi garanzia in difesa ed a rimbalzo (spesso in doppia cifra), ma tanto altro, sempre vicino alla “doppia doppia” (15 p.ti, 5/9 da due, 7 rimbalzi e 14 di valutazione).
Gli altri dovranno metterci qualcosa di volta in volta, in particolar modo Amici che deve alzare score e percentuali. Contro Latina 1/9 dal campo (quasi mai sopra il 50% in stagione, ma spesso ben al di sotto), tanti tiri forzati e palle ingenuamente perse… l’impegno a rimbalzo e gli assist non bastano se poi il resto è totalmente vanificato da quanto appena detto.
Sembra che non sia tranquillo, anche contro Latina il pubblico lo ha un po’ beccato e lui, pur in maniera sfumata, diciamo che non ha approvato.
Dovrebbe ripartire dalle cose semplici ma per lui, incline ad un gioco ad alto coefficiente di difficoltà, beh non è semplice…poi con questo rapporto col pubblico mai nato (o rotto sin da subito) lo è ancora meno!
Spizzichini poi di fatto non fa girare la squadra ed è produttivo soltanto in post basso contro avversari più piccoli. Denunciando carenze balistiche preoccupanti.
Bonacini e Mollura, pur con qualche punta stagionale, sembrano involuti…il secondo incapace al momento di incanalare la sua proverbiale grinta ed energia, caricandosi di falli spesso inutili ed improduttivi.
Su Renzi abbiamo già detto, deve necessariamente essere recuperato, ritornare quello che è sempre stato per Trapani, punto di riferimento.
Curtis dovrà garantire i soliti 15’ di grande energia sul parquet ma in attacco non è lecito (e forse non è il caso) chiedergli di più. Ultimamente, quando gli arriva la palla, sembra accusarla… come il momento della sua squadra.
A coach Daniele Parente il compito di trovare (velocemente) le soluzioni (e le motivazioni) più adeguate (e verosimilmente una generale migliore condizione fisica) ed, archiviata la sconfitta contro Latina, è tempo di calarsi nel prossimo impegno, stavolta “on the road”, contro Bergamo dell’ex coach Marco Calvani.
Partita delicatissima, perché vincerla vorrebbe dire dare un segnale che Trapani, nonostante le difficoltà del momento, guarda più in alto della salvezza… in caso contrario (ma speriamo con convinzione di no) sarebbe un po’ più dura risalire, prima di tutto emotivamente.
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