L’Empoli di Bucchi contro il Trapani.
Ritornando alle dichiarazioni di mister Baldini rilasciate nella conferenza stampa che ha preceduto la gara di Chiavari, ci ha fatto piacere sentire proprio dalle parole del tecnico che il suo Trapani deve ancora imparare a tenersi stretto il pari quando capisce che non può riuscire a vincere.
Soprattutto ci conforta come lo stesso si sia in qualche modo ricreduto dopo quanto detto invece nel post-gara con la Juve Stabia.
Quando a nostra precisa domanda rispose che non poteva cambiare le cose in quel finale perché non aveva più cambi e non poteva mettere un altro difensore.
Mentre era chiaro che noi parlavamo di atteggiamento e non di cambi da fare, perché che cambi non ce ne fossero più lo sapevamo benissimo. E non ce ne voglia il buon Baldini, il gol concesso alla Juve Stabia grida ancora vendetta per come è arrivato.
Con i granata evidentemente sbilanciati. Le parole riferite adesso da Baldini peraltro si sono subito concretizzate in campo, perché nel finale con l’Entella la squadra ha saputo stringere i denti senza concedere spazi agli avversari pur essendo zeppa di giocatori offensivi.
Inseriti giustamente per rincorrere il pareggio, poi acciuffato. E il punto si è portato a casa. Ricredersi è segno di intelligenza. Bene.
Adesso si torna a giocare tra le mura di casa, ospitando l’Empoli al Provinciale sabato alle ore 15.
Proprio in casa finora il Trapani ha ottenuto pochissimo: un solo punto contro la Cremonese e ben tre sconfitte con Venezia, Salernitana e Juve Stabia.
Al di là dei numeri impietosamente negativi, lo svolgimento delle partite ci dice che le migliori prestazioni sono arrivate con le avversarie più attrezzate incontrate. Quindi Salernitana e Cremonese.
Due partite durante le quali sul piano del gioco il Trapani aveva mostrato evidenti segnali di crescita, costringendo sulla difensiva formazioni costruite per lottare nei quartieri alti della classifica.
Se tanto ci dà tanto, non è escluso che contro l’Empoli Pagliarulo e compagni possano sfoderare un’altra prestazione di quel livello.
Magari con un po’ di precisione sottoporta per non vanificare quanto di buono preparato e messo in campo.
L’Empoli è comunque pur sempre una delle squadre più forti del campionato e lo dimostra già la classifica che lo vede in seconda posizione, con gli stessi punti del Crotone e a -3 dalla capolista Benevento.
Il suo rendimento esterno maturato finora non è dei migliori, avendo vinto solo una volta (3-2 a Pisa), pareggiato due (Chievo 1-1 e Crotone 0-0) e perso una (Pordenone 0-2).
L’allenatore è Cristian Bucchi, subentrato dopo la retrocessione
dalla A ad Aurelio Andreazzoli, reduce da una stagione sulla panchina del Benevento.
Dopo il passo falso di Pordenone, l’ Empoli non è andato oltre il pareggio interno con la Cremonese nell’ultima gara di campionato. Nonostante gli ospiti avessero giocato in dieci per buona parte del secondo tempo per l’espulsione di Arini.
Gli alibi però ai toscani non mancano, viste le tante assenze in tutti i reparti. Maietta in difesa, Bandinelli a centrocampo (non ci sarà nemmeno a Trapani perché ancora squalificato) e i due attaccanti La Gumina e Moreo (anche loro sicuri assenti per infortunio).
In ogni caso Bucchi dispone di un organico più che valido per la categoria e il modulo che finora ha preferito schierare è il 4-3-1-2. Con il ballottaggio del trequartista tra Laribi e Dezi.
E’ chiaro come, al di là della classifica, in casa toscana si attendano di più da questa squadra. Apparsa spesso monocorde nel gioco.
Bucchi viene comunque a Trapani sapendo di godere dei favori del pronostico.
A Baldini e ai suoi l’arduo compito di contrapporre una prova gagliarda e priva di sbavature che potrebbero costar caro. Servirebbero i tre punti, ma anche il solo muovere la classifica non sarebbe un evento da disprezzare davanti ad un simile avversario. Poi è chiaro dipenderà dall’andamento della sfida e dagli episodi che spesso indirizzano una partita a questi livelli.
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