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Era un’occasione da sfruttare al massimo.

Il Trapani a Licata era ben conscio che un’eventuale vittoria avrebbe potuto determinare un primo, significativo distacco fra sé e le inseguitrici, impegnate contemporaneamente fra loro nello scontro diretto.

E così è stato; presumibile, anche se non scontato, il pari fra Siracusa e Vibonese, altrettanto presumibile, anche se non scontata, la vittoria dei granata a Ravanusa, che consente loro di andare a + 4 sugli aretusei ed a + 5 sulla Vibonese.

Il successo sul Licata è stato costruito al solito modo; squadra molto attenta alla fase di non possesso, in cui ha cercato sempre di non fare giocare gli avversari e meno a quella di costruzione del gioco, in cui si è affidata alle proprie qualità individuali su palla inattiva, stente anche l’assenza di un centravanti in grado di fare da punto di riferimento in avanti, in grado di finalizzare il lavoro della squadra e/o di consentire alla stessa di salire armonicamente in avanti.

I granata hanno rischiato sulle ripartenze del Licata, bravo ad eludere l’aggressione avversaria sulla prima linea di pressing per la riconquista della palla ed hanno subito un paio di contropiede, fra cui quello del momentaneo 1-1, dopo il vantaggio ottenuto su calcio di punizione ad opera di Kragl.

Alla fine, però, ha vinto chi, in una gara equilibrata, ha trovato il guizzo vincente.

Il Trapani ci è riuscito su azione di calcio d’angolo, mandando in buca il pallone toccato di testa da Racine Ba, su assist aereo di Sabatino, che in precedenza sempre su corner e di testa aveva colpito la traversa.

Non ci è riuscito il Licata, che, malgrado la buona volontà dei suoi giovani, fra cui hanno spiccato Saito, Murgia, Rotulo e Currò, non ha trovato, a differenza dei granata, la zampata vincente, per riagguantare il pari.

Alla fine a pesare sul risultato finale sono stati la diversa fisicità fra le due squadre, un po’ troppo leggerini gli agrigentini rispetto ai trapanesi e il differente tasso tecnico individuale fra le due compagini, con il Trapani che si è potuto permettere il lusso di segnare, ancora una volta, solo su palla inattiva, costruendo pochissimo in fase di proposizione della manovra, ma al contempo non consentendo agli avversari di offendere in modo significativo dalle parti di Uikaj, se non in qualche sporadica occasione.

Adesso il calendario da un ulteriore vantaggio ai granata, che affronteranno nell’ordine Gioiese in casa e Città di Sant’Agata in trasferta; mentre il Siracusa non avrà vita facile ad Agrigento e poi in casa con il real Casalnuovo.

Un po’ meglio la Vibonese, che affronterà in casa il Portici per poi chiudere il girone d’andata, andando a giocare proprio a Licata nel turno infrasettimanale di mercoledì 20 Dicembre.

Alla ripresa del campionato, nel quadro della prima di ritorno, incontri nettamente alla portata per Siracusa (in casa con il Canicattì) e Vibonese (in trasferta a Gioia Tauro).

I granata, invece, sempre il 7 gennaio, saranno impegnati in quel di Ragusa, contro un avversario che non è più quello affrontato all’esordio in campionato, ma che è molto migliorato strada facendo.

Un Trapani, che saprà ottenere il massimo da questi impegni fra fine andata ed inizio del girone del ritorno, potrà senz’altro incrementare il proprio vantaggio in classifica nei confronti delle dirette inseguitrici.

Una di esse, il Siracusa, rispetto ai granata ha frenato proprio in quest’ultimo scorcio di stagione, ottenendo tre pareggi ed una sola vittoria, a fronte delle tre vittorie ed un solo pareggio del Trapani.

È questo quindi il momento per non mollare la presa, mantenere alta l’intensità agonistica, senza distrazioni di sorta.

Sfruttare appieno le possibilità offerte dal calendario, consentirebbe poi ai granata di arrivare allo scontro diretto di Vibo Valentia, in programma il 21 gennaio prossimo alla quarta giornata di ritorno, nelle migliori condizioni possibili, potendo presumibilmente giocare per due risultati su tre.

Viceversa, un rallentamento, allo stato impensabile, dei granata in questa fase di chiusura del girone d’andata, concorrerebbe a tenere i giochi per il primo posto ancora aperti, più di quello che la forza dell’organico granata dovrebbe consentire.

In tal senso, avrà certamente un peso non indifferente il mercato invernale, apertosi il primo di Dicembre ed in corso fino a tutto il prossimo mese di Gennaio.

Il Trapani si sta muovendo in due direzioni ben precise:

  1. correggere qualche scelta iniziale, non rivelatasi del tutto efficiente (si pensi al rendimento di Gagliardi, al di sotto delle aspettative, di Cocco, troppo spesso bloccato da fastidi muscolari, alla luce dei quali si sta valutando la posizione del giocatore sardo e di Redondi, che non ha mai del tutto convinto) o lasciare andar via chi giocava poco (Calafiore);
  2. rafforzarsi ulteriormente, tentando di mettere sotto contratto giocatori del calibro di Vacca, Giannone e Sarao (solo per fare qualche nome, in relazione alle trattative in corso).

Anche sul pacchetto Under ci si sta muovendo con attenzione. Dopo l’arrivo del classe 2005 Liepins, terzino sinistro, si sta cercando di reperire sul mercato un centrocampista Under, che costituisca una valida alternativa a Racine Ba, in caso di sua assenza.

E ciò sia che la squadra si schieri, così come spesso ormai avviene in trasferta, con il 4-3-2-1. Cioè con una mediana a tre, sia che invece , come succede di frequente in casa, i granata scelgano di giocare con il 4-2-3-1, cioè con una mediana a due.

Dal mercato, quindi, potrebbe venire fuori un Trapani ancora più forte di quanto visto fino ad ora.

Con l’addio di Rizzo, che è ritornato in Argentina per problemi medici e gli ultimi movimenti registrati sia in entrata che in uscita, la rosa di prima squadra da 31 elementi si è ridotta a 28.

Ma altri movimenti, come detto, ci saranno, sia in entrata, che probabilmente in uscita e dunque la composizione dell’organico non è ancora definitiva.

Adesso testa alla Gioiese, senza distrazioni di sorta. La continuità è elemento imprescindibile per mantenere il vantaggio in classifica, se non addirittura aumentarlo.

Non dimentichiamo inoltre che c’è tutto un girone di ritorno da dispoutare ed il campionato entrerà nella sua fase calda tra Aprile e Maggio.

Li bisognerà farsi trovare pronti, sotto tutti i punti di vista. In quella fase della stagione vedremo a che punto sdaremo e solo allora potremo cominciare a fare calcoli oppure a tirare le somme in funzione della posizione di classifica.

Per adesso è il momento di mettere quanto più fieno in cascina.

                                                                                              Francesco Rinaudo