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Una stagione, quella dell’era Amici, iniziata così così, anzi ad onor del vero male, con una squadra inceppata in attacco, dai punteggi talmente bassi da “riuscire” a perdere pur contro avversari ai minimi termini, vedi l’Orlandina al PalaConad quando gli ospiti, in una delle prime gare del girone di andata, erano privi di mezzo roster. 

Poi inizia l’era Palermo, e da lì in poi sono sostanzialmente rose e fiori. Si passa da un attacco con tanti isolamenti, tradotto “palla ferma” per troppo tempo, e quindi prevedibile … ad un’orchestra perfetta. 

Come direte voi, il cambio di un solo elemento ha mai potuto produrre tale radicale cambiamento? Ebbene si, Palermo ha dato nuove geometrie alla squadra, ha fatto girare il pallone e ben distribuito le responsabilità offensive tra i suoi compagni, individuando di volta in volta il miss match favorevole, l’uomo da cavalcare in quel frangente di gara

… così, gli “altri” ne sono usciti valorizzati nello loro più intrinseche caratteristiche tecniche, le scelte nei finali di gara (spesso col referto rosa) si sono rivelate sempre azzeccate … poi la base difensiva costruita da coach Parente era già lì, e migliorando la qualità dei possessi offensivi, beh il risultato è stato di conseguenza … tanti successi, compresa una striscia di otto vittorie in nove gare (un 6/6 at home, dove ad inizio stagione si era sofferto e non poco), alcuni di assoluto valore, come il “ventello” rifilato a domicilio ad un team come Casale Monferrato, o la vittoria interna contro Tortona, per non dimenticare quella su Agrigento al PalaConad … prima dell’incredibile sconfitta interna con Bergamo, cenerentola del campionato e che non aveva mai vinto in trasferta, surclassata oltretutto nei primi 15’ di match.

Un attimo di scoramento si, ma il gruppo (ormai divenuto tale a 360 gradi) non si è scoraggiato più di tanto e, nel turno conclusivo della fase regolare contro la capolista Torino, riusciva a sconfiggere la corazzata del girone Ovest e, soprattutto, a concludere con un record di 15-11 di assoluto rispetto, che si traduceva in un quarto posto finale che la dice lunga sul percorso di Trapani nell’era Matteo Palermo. 

Peccato che, proprio sul più bello, si è repentinamente chiuso il sipario per via della pandemia da Covid 19 … quando c’erano da giocare ancora sei gare della fase cosiddetta ad orologio, nonché i successivi playoff che, a differenza delle annate pregresse, sembravano vedere la 2B Control nelle vesti di una pericolosissima outsider, per via degli scalpi eccellenti già al suo attivo in stagione, della crescita costante nel corso della stessa, del fatto che nei finali punto a punto (di cui la post season è spesso piena) Corbett e soci l’avevano spesso e volentieri spuntata. 

Certo, non c’è alcuna sicurezza sul potenziale evolversi della stagione granata … i trend alle volte si spengono in un amen … ma i presupposti e gli ingredienti per divertirsi e togliersi qualche soddisfazione, questo si … erano tutti lì da vedere!! … tanti i giocatori granata cresciuti esponenzialmente nel corso del campionato, diversi rivelatisi decisivi, a turno, all’interno delle singole gara, alternandosi nel ruolo di protagonisti di settimana in settimana, una costante per la squadra di coach Parente nella striscia vincente di cui sopra.

La crescita dei singoli. Capitan Renzi, rimasto silente nella prima parte di stagione (anche e soprattutto per via di una preparazione “difficile”), aveva finalmente ripreso a fare la voce grossa nel tabellino e, soprattutto, in post basso alternandolo al tiro dai 6.75 il cui feeling è negli ultimi anni sempre più assodato 

… di Corbett che dire, è risultato letteralmente decisivo in tantissime occasioni, l’uomo a cui affidare la palla della vittoria, che è ben diverso dal realizzare “semplicemente” canestro! … 

di Palermo abbiamo già detto, colui che si “vede” poco ma sul parquet fa parecchio rumore, assordante per gli avversari ma di una quiete celestiale per gli equilibri della sua squadra! 

… come non citare poi Marco Mollura che, pur garantendo la solita fiammella emotiva all’ambiente, la proverbiale grinta e lotta in campo, finalmente ha dimostrato di limare il suo gioco da alcuni inutili e controproducenti “eccessi” da guerriero per far posto ad una maggiore qualità (che ha), completandosi come giocatore di categoria 

… Spizzichini, un altro che, con l’ingresso di Palermo, ha di fatto “pensato” meno a costruire, liberando la sua capacità di lucrare in post basso contro avversari spesso con meno centimetri e chili di lui 

… e Curtis spesso decisivo quando c’era da mettere il lucchetto alla propria area colorata, “cambiando” e scivolando pure sui piccoli avversari, perfetto complemento di Renzi che, inutile dire, ha caratteristiche tecniche agli antipodi … il rookie Goins che, chiaramente non al 100% dal punto di vista fisico per larghi tratti di stagione, ha al contempo fatto intravedere lampi atletici, tecnici e di duttilità degni da piano di sopra

… l’under Bonacini che, pur alterno (soprattutto al tiro ed in alcune scelte di gioco), di certo ha dato contributo e sostanza da senior … ed in un gruppo che funziona, ecco che, quando chiamati in causa, anche i più piccoli (Tartamella, Pianegonda, Basciano etc etc) hanno dato una mano consistente … tante quindi le note liete in questa strana stagione, dalla tenuta difensiva, la base sicura della propria metà campo, sopperendo così anche a quelle (inevitabili) giornate in cui il tiro non va dentro 

… tanti liberi guadagnati, costantemente più degli avversari, frutto dei tanti falli subiti, che testimoniano come Palermo e soci hanno attaccato il ferro con determinazione … e sfruttato i vantaggi in termini di chili che di volta in volta si sono creati negli accoppiamenti difensivi … la capacità dei granata di cavalcare in attacco giocatori diversi per spezzoni anche lunghi di partita, leggendo quindi bene dove e quando andare … volgendo lo sguardo alle prospettive future, beh, pur nell’incertezza dell’attuale momento storico, sarebbe sanguinoso disperdere tale maturato e consolidato patrimonio umano e tecnico 

… il primo pezzo del puzzle, per la famiglia Basciano, sarà così inevitabilmente la trattativa per la conferma dell’ottimo coach Parente … e da lì iniziare a lavorare sul roster, di cui potrebbero ancora far parte i vari Mollura, Renzi, Curtis, Palermo … certo, sarebbe un’eccellente base da cui ripartite e da puntellare … ovvio, Corbett non sarà facile da trattenere, in virtù del meritato titolo di MVP del girone Ovest che non è passato sotto silenzio … ma si sa, gli U.S.A. fanno spesso la differenza ma il loro rendimento oscilla fortemente anche in virtù del nucleo di base italiano in cui sono inseriti … ed è quindi inevitabile ripartire prima proprio da lì! 

… sarà quindi un’estate calda per società e tifosi che comprensibilmente attendono sviluppi ma al contempo, in un’epoca in cui le società sportive spariscono dall’oggi al domani, possono dormire sonni tranquilli, in virtù di una garanzia di continuità di cui la piazza non sempre, a questi livelli, ha potuto godere. 

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