E la prova offerta contro il Frosinone lascia intendere che la squadra e l’allenatore non si tireranno indietro. D’accordo, sarà dura e lo sarà sempre di più ma la squadra almeno per ora, non pare disposta a issare bandiera bianca.
Contro il Frosinone, d’accordo, sono mancate le conclusioni in porta, è mancato il cinismo ma il Trapani, dopo la lunga sosta, non è dispiaciuto, specie quello del primo tempo. La scarsa propensione a segnare, del resto, non è una novità.
Lo confermano le statistiche e ancor di più il fatto che da solo Pettinari, miglior realizzatore del campionato, rigori a parte, ha segnato 14 dei 31 goal di squadra, mentre 6 li ha messo a segno Taugourdeau. Poi, davvero poco (11 goal) è arrivato da tutti gli altri, alcuni dei quali non vestono più neppure la maglia granata.
In una gara, come quella con i frusinati, nella quale giochi ma non riesci a concretizzare, è ovvio poi che possono essere gli episodi a farti vincere o perdere. E proprio sul finire, la brutta conduzione di un contropiede in zona Cesarini, ha rappresentato un’occasione, per decidere il match, gettata al vento.
Se poi tale opportunità sia stata sprecata da un giocatore come Biabiany, peraltro non certo inappuntabile in un paio di situazioni difensive, ingaggiato per fare la differenza, questo può far capire come mai Castori faccia affidamento più sulla “manovalanza” che nella presunta classe di qualche giocatore. E’ così che anche Taugourdeau, per la sue precarie condizioni fisiche, abbia finito per iniziare la gara in panchina.
Positiva la constatazione che la squadra finalmente non ha preso goal. Non accadeva dal dicembre 2019 e mai era accaduto con Castori in panchina.
La risultante dell’attuale situazione, comunque, è che manca sempre quell’acuto che potrebbe fare svoltare la stagione. Ma anche questo non è un fatto nuovo. Fin dall’inizio della stagione si è sempre confidato nel domani. Quasi fosse l’unica cosa a cui potersi affidarsi. Ma le condizioni da paragonare, fra ieri e oggi, sono completamente diverse. E certamente il più grande rammarico sta proprio nel disastroso inizio di campionato, nell’allungamento della gestione Baldini, in quel fardello pesante che oggi ci si porta addosso.
Castori, non dimentichiamolo, non ha fatto sfracelli e nessuno se li aspettava, ma ha portato, in poco tempo, la squadra ad essere tale, a reggere bene il campo, a inanellare una striscia positiva, a giocarsela anche contro le presunte grandi, ultima in ordine di tempo il Frosinone. La striscia di cinque risultati utili, sebbene con quattro pari e tanto rammarico per le occasioni sprecate a C.mmare e Empoli, è un dato di fatto e la constatazione che la squadra non molla, pur con tutti i suoi limiti.
Certo l’amarezza è tanta, perché, al di là della situazione societaria, ancora tutta da decifrare e che si spera presto, ma difficilmente, possa essere chiara, se il campionato fosse stato affrontato con questa squadra e questo allenatore, oggi saremmo in piena zona play-out/salvezza, magari con la tranquillità di poter giocare senza gli attuali assilli, incertezze e pressioni. Lecito domandarsi come, in tali condizioni, sarebbe stato accolto un pari contro il Frosinone? Inutile, però, pensarci, perché serve a ben poco se non a giustificare le difficoltà di chi sta cercando di fare il suo lavoro e compiere il miracolo. Si tratterà sempre più di una corsa ad ostacoli. Soltanto che man mano che passano le giornate gli ostacoli diventano sempre più alti. Difficile superarli e uscirne indenni, ma provare a farcela deve essere il target obbligato.
Anche il potenziale vantaggio di giocare, dopo la sosta per il Covid 19, più partite in casa che in trasferta, si è vanificato per la mancata presenza del pubblico al Provinciale.
Ovvio che si debba ricercare il massimo da quello che resta da giocare e che non c’è più possibilità di sbagliare. Imprescindibile guardare alla prossima partita più che alle restanti gare ma è inutile negare che assumano sempre maggior importanza le prossime tre partite da giocare in una settimana: Pordenone in casa e poi gli scontri con le avversarie dirette Cosenza, in trasferta e Livorno in casa. Augurarsi di poter ancora guardare al domani con la solita forzata fiducia potrà essere il minimo degli obiettivi.
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