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27-8-19 Forza Trapani è anche Online

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La classifica langue, non è più tempo di indugiare ed i pareggi devono tramutarsi in vittorie. Gare decisive con gli avversari odierni e poi a Cosenza contro i locali la prossima settimana

Il Trapani, con Castori, ha assunto una identità tattica con la quale ha cominciato a lavorare fin da subito e che, dopo la sconfitta di Cremona, ha fruttato 5 risultati utili consecutivi, compreso l’ultimo pari casalingo con il Frosinone. Non basta, però . Adesso, oltre alla compattezza ed alla tenuta difensive, alla dinamicità ed al filtro assicurati dalla mediana, occorre vincere. 

Per ottenere i tre punti è necessario andare a fare goal all’avversario e, se questi reagisce, bisogna farne almeno uno in più di esso. Facile a dirsi, più difficile metterlo in pratica . Eppure non c’è alternativa . È il momento di fare punti pesanti. Ora o mai più. La squadra sabato scorso con il Frosinone, pur concedendo più di qualcosa all’avversario, ha tenuto il campo per tutta la gara, al contrario degli ospiti, che nell’ultimo quarto d’ora (ivi compresi i 4 minuti di recupero) apparivano legnosi e sulle gambe. 

Anche quanto osservato sulla condizione fisica, per quanto la stessa non sia ancora quella adeguata, contribuisce a far cogliere segnali positivi in prospettiva di immediato futuro (leggasi Pordenone in casa e Cosenza in trasferta).

Eppure, non basta ancora. 

Tutti questi elementi positivi devono sfociare in una manovra offensiva efficace, che porti a creare varie occasioni da rete e a concretizzarne almeno una parte, sia pure minima. 

Chiarisco subito, ed in questo concordo con Castori, che non é questione di modulo tattico. 

La scelta del 3-5-2, anziché di un modulo a 4 difensori, per poi difendersi con una zona a 5 dietro, serve per dare tenuta e sicurezza alla terza linea. Poi però il sistema di gioco (3-5-2) deve essere interpretato dai giocatori in campo, in modo da sortire effetti concreti anche in fase di possesso palla. 

Se non lo si condisce con dinamismo, specie dei quinti e delle mezzeali, con geometrie rapide e precise del centrale basso di centrocampo, con agonismo e rapacità da parte degli attaccanti, il 3-5-2, così come ogni altro sistema di gioco, finisce col non assicurare il necessario equilibrio fra le due fasi di gioco, appiattendosi troppo su quella difensiva, a discapito di quella offensiva.

È necessario, quindi, che i calciatori stiano innanzi tutto bene atleticamente. Ossia che corrano senza smarrire lucidità, nè in attacco nè in difesa . Diversamente ogni strategia tattica e di gioco dell’allenatore andrà a farsi benedire, con il serio e concreto rischio di non conseguire il massimo risultato : i tre punti. 

Ovviamente, dipenderà anche ed in parte consistente da ciò che ci permetterà di mettere in pratica l’avversario. È ciò risulta tanto più vero in un periodo di “rodaggio” come l’attuale . Incontrare una squadra che corre quanto te e come te, oppure anche meno di te, può essere fattore determinante per batterla. Viceversa, se noi corressimo meno di loro, come squadra intendo, allora rischieremmo seriamente di perdere. 

Dunque, anche la gara di venerdì pomeriggio, ore 18,45, in casa con il Pordenone sarà fortemente condizionata, se non addirittura decisa, dalla rispettiva condizione fisico/atletica delle due contendenti. Chi ne avrà di più, manterrà fino all’ultimo una sia pur minima probabilità di andare in goal e, dunque, di volgere a suo favore la contesa. Il resto dovranno mettercelo i calciatori, in termini di abilità tecnica, sagacia tattica e spirito agonistico, applicando in gara i piani studiati in allenamento dal proprio allenatore.

Il Pordenone di Attilio Tesser, che qualche promozione dalla B alla A è riuscito ad ottenerla in carriera, si schiera di solito con il 4-3-1-2, ossia con un trequartista alle spalle di due attaccanti, tre mediani centrali, di cui uno di regia e quattro difensori in linea. È un modulo che può essere messo in difficoltà da un 3-5-2, giocato con adeguato dinamismo. 

I nostri quinti possono, con la loro azione di spinta, tenere bassi i due esterni difensivi avversari e dunque rendere loro più difficile spingersi in avanti, una volta conquistato il pallone.

Se attaccati da entrambi i nostri quinti, i loro esterni difensivi saranno costretti a lasciare i loro due difensori centrali in uno contro uno con i nostri due attaccanti. 

In uno scenario tattico del genere, almeno uno dei tre mediani dovrà offrire sostegno e raddoppi ad uno dei due difensori centrali e ciò consentirebbe ad una delle nostre due mezzeali di trovare spazio per il tiro da fuori oppure per la penetrazione in area avversaria a rimorchio degli attaccanti. 

Se avremo fiato a condizione a sufficienza, in fase difensiva potremmo raggiungere il necessario equilibrio, mantenendo la parità numerica a centrocampo (fondamentale in quest’ottica che la nostra seconda punta vada a disturbare il loro play basso) e la superiorità numerica in difesa (cinque difensori contro i loro tre o quattro offendenti). 

I neroverdi friulani saranno privi del mediano Pasa e dell’attaccante Strizzolo, entrambi squalificati. Il secondo potrebbe essere sostituto da Bocalon, che alla seconda di andata ci fece goal con la maglia del Venezia, condannandoci alla sconfitta. Noi dovremo fare a meno di Pagliarulo, anch’egli squalificato, con Fornasier o Scognamillo pronti a sostituirlo. 

Difficile che possa rientrare Strandberg, mentre potrebbe farcela Luperini, bloccato la settimana sborsa da una lombalgia. In una partita del genere, mi aspetterei un maggiore coinvolgimento di Evacuo, se ha un’autonomia sufficiente. Nonché un utilizzo pieno di Taugourdeau in cabina di regia, con al fianco Luperini ed Odjer. Buongiorno spero che giochi da quinto, al posto di un Grillo non al top. Ciò comporterebbe in difesa il ricorso sia a Scognamillo che a Fornasier insieme a Pirrello e la conferma di Kupisz come quinto di destra. Pettinari inamovibile, anche zoppo. 

E speriamo bene . .

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