Complimenti, vivissimi, di cuore, a Fabrizio Castori, a tutti i suoi ragazzi e collaboratori per quanto fatto, per quanto realizzato e fatto vedere fino al ‘95 di Perugia-Trapani. Noi tutti possiamo solo imprecare per quel che non è stato e poteva benissimo realizzarsi.
Di recriminazioni ne abbiamo a iosa, così come tutte le altre squadre, a noi sono costate però il declassamento. Recriminazioni più che amare, poichè questo Trapani poteva effettivamente realizzare il miracolo.Quanto non siamo riusciti a fare due anni fa, alla fine di quella disgraziata gara persa in casa col Cesena.
Non bisogna andare troppo indietro nel tempo, mettendo da parte anche le amnesie di Cremona ed in casa col Cittadella. La vittoria non agguantata a Castellammare, l’accidentale autogol di Empoli, le due reti ‘regalate’ in quel di Cosenza, dopo esser stati in vantaggio di due reti, l’altro accidente a tempo scaduto in quel di Pisa.
Le deficienze della proprietà, costate due punti, al momento in cui scriviamo.
Ed infine – il nostro non è un piagnisteo, assolutamente no – gli arbitri.In questo campionato ci hanno tolto e tanto, in malafede.Rigori regalati agli avversari e non assegnati a noi di sacrosanti; cartellini gialli puntualmente sbattuti in faccia con leggerezza, e ciò non lo abbiamo notato con tutti gli avversari, anzi; così come i rossi, vedi quello ‘scientificamente’ dato a Pagliarulo in quel di Cosenza che ci ha costretto a soffrire ed a giocare in 10 per oltre mezzora.Potremmo recriminare tanto, ancora, su una stagione sportiva nata male e finita …Peggio? Non lo sappiamo ancora.Siamo sotto il giudizio di norme e Tribunali che potrebbero rimetterci in vita. È nostra opinione che in un momento straordinario, di crisi sanitaria ed economica sul territorio nazionale, non ci sia stato affatto un ‘dolo’ se una parte marginale di compensi (parliamo di qualche diecina di migliaia di euri, su un totale di centinaia) sia stata erogata con qualche giorno di ritardo.Non affermiamo ciò per creare alibi a patron Petroni, che qualche colpa ce l’ha, sopra tutto di insolenza e presunzione. Così come lo si può accusare di non essere stato troppo dentro – poco cosciente e consapevole di come si costruiscono le squadre all’origine, in precampionato -, alle ‘questioni di calcio’, per quanto visto in questi mesi. Rubino, Baldini, Nember, un via vai di personaggi dai ranghi societari, la dispendiosa e poca oculata scelta di portare Biabiany in granata e tanto altro.S’è fatto di necessità virtù, tappando a più non posso buchi e falle; qualche sacrificio economico in estate avrebbe portato ad allestire una rosa più forte, a rinforzare qualche reparto che ne necessitava.I sacrifici economici, fatti all’origine, avrebbero portato al mantenimento della categoria.Ciò avrebbe permesso di affrontare il futuro in maniera più serena, poichè la permanenza in B con i suoi introiti economici avrebbe permesso di poterlo fare. Una più attenta programmazione del campionato avrebbe permesso al Trapani, ed allo stesso Petroni, un futuro sicuramente.Non sappiamo temporalmente quanto, ma lo avrebbe dato.Comunque, sarà quel che sarà; non sappiamo quale la nostra sorte, il nostro destino, ma sappiamo che dobbiamo dare il giusto riconoscimento, gli onori, a questo drappello di ragazzi che ha mostrato di essere essenzialmente un gruppo di uomini: di uomini votati al sacrificio, un gruppo di seri professionisti, al servizio della maglia che indossano.Grandi ragazzi, splendidi! Ci avete onorati tutti e ci avete ridato intatto il senso di appartenenza ai nostri colori che resteranno imperituri ed invitti nel tempo.Qualsiasi sia la categoria che domani affronteremo.Voi restate nella nostra storia, nei nostri ricordi calcistici, oltre e aldilà le gioie, le emozioni e i mugugni che ci avete regalato.Come dimenticarVi? Come scordarVi? Sappiate che al Popolo Granata avete lasciato un’impronta, grande come il Vostro e il Nostro cuore. Avete scritto, a grandi lettere, nella nostra storia calcistica come dal nulla si possa realizzare l’impossibile.Se ciò, l’impossibile, al momento in cui scriviamo, appare poco scrutabile all’orizzonte non è certo per i vostri demeriti. Sappiamo che i nostri di punti sono 43 e non 41.Se tali numeri da un lato caricano in noi rabbia e tristezza, dall’altra ci dicono che è stato fatto tutto quanto era nelle vostre possibilità e nel vostro dovere.E per tutti voi sarà un diritto sacrosanto apprezzare quanto avete fatto di partita in partita.Di apprezzare anche il lavoro di quanti vi hanno permesso di correre instancabilmente dalla ripresa del campionato.Lo abbiamo notato appieno come sprizzavate energia e carica agonistica, mentre gli altri, ad iniziare dal Frosinone, arrancavano e sbuffavano su ogni pallone.Tant’altro si potrebbe aggiungere su queste 37 partite giocate, su questo assurdo ed impensabile – almeno fino allo scorso giugno – nostro campionato di serie B. Se – coi se non si fa nulla, non si compone niente lo sappiamo – Fabrizio Castori la scorsa estate avesse accettato quest’avventura tra Tirreno e Mediterraneo, pur con qualche soldo in meno, possibilmente oggi la nostra avventura nel mondo del calcio nazionale avrebbe scritto qualche altra pagina di incredibili emozioni.Di come attraverso un gruppo di ragazzi ben affiatati, motivati e consapevoli della consegna loro data si possa costruire una grande storia.È lal mattina di martedì 28 luglio quando mettiamo nero su bianco (a caldo? lucidamente? con razio?) queste nostre sintetiche analisi ed opinioni. Quando aspettiamo algidamente il responso sul ricorso, punto.
A Castori ed ai suoi ragazzi – tutti noi, i ‘castorizzati’ – chiediamo, ancora una volta, di meravigliare grandemente, di inanellare un’altra vittoria ed altri tre punti. In tal maniera questo Trapani avrà lasciato il segno, tangibile, di come dal nulla, attraverso l’unione dell’umano e del sovrumano, si possano realizzare e raggiungere mete insperate.Per questo Trapani ciò avrebbe significato la PERMANENZA IN SERIE B!
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