Il Trapani non ingrana. Nelle ultime tre partite, solo 5 i punti conseguiti, quando invece avrebbero potuto tranquillamente essere 9.
Non male, se si considera che comunque la squadra granata, sotto la gestione Aronica, è tuttora imbattuta (al momento in cui andiamo in stampa, martedì, non si è ancora disputato il turno infrasettimanale, che vede i granata impegnati a Potenza).
Male, in relazione alle aspettative dei tifosi, che si fondano sulle ambiziose dichiarazioni della proprietà, rilasciate alla vigilia del campionato e che preconizzavano con spavalderia per il Trapani la vittoria del campionato e la promozione diretta in serie B.
Il dato reale, al momento, ci dice invece che il Trapani non è la squadra più forte del girone; non è la squadra che dopo quattro/cinque giornate avrebbe dovuto “sventrare” tutti gli avversari, tanto che anche un eventuale secondo posto finale avrebbe avuto il sapore del fallimento (così il Presidente Antonini alla vigilia dell’esordio casalingo con il Picerno, 0-3).
Allo stato attuale il Trapani è, semmai, una buona squadra di metà classifica, che appare in grado di collocarsi dentro la griglia dei play off e che non dovrebbe avere alcun problema a salvarsi.
Si tratta di capire se, nel prosieguo della stagione, la squadra affidata a Salvatore Aronica potrà migliorare il suo rendimento, assecondando i desiderata del Presidente, molto ambiziosi.
Il valore dei singoli non si discute; sono tutti validi calciatori di categoria; ma, da quanto visto in queste prime giornate, non sono ancora una squadra.
Aronica è ancora alla ricerca di una precisa identità di gioco, anche se i progressi nello sviluppo della manovra offensiva e della tenuta difensiva,rispetto alla precedente gestione, ci sono stati e sono apparsi evidenti.
Ciononostante, anche alla luce delle ultime due prestazioni della squadra a Taranto e in casa con la Juve N.G., rimane, al momento, il dubbio se per sostituire l’esonerato Torrisi fosse stato meglio affidarsi ad un allenatore di provata esperienza della categoria e conoscitore del girone, piuttosto che ad un altro esordiente assoluto in serie C come Aronica, fino a quel momento allenatore dell’under 19 granata.
I progressi di gioco osservati sotto la sua gestione, infatti, pur evidenti, non sono ancora sufficienti però per potere affermare con certezza che il Trapani, da neopromossa, potrà lottare con le migliori per la vittoria del campionato, così come dichiarato dalla proprietà.
E ciò per due motivi, essenzialmente:
- perchè la squadra, costruita in estate per giocare con il 4-3-3, dunque abbondando nel reclutamento di attaccanti esterni, ha poi virato con Aronica sul modulo a due punte centrali ( 4-4-2/4-3-1-2).
Ciò ha comportato, oltre all’esubero in organico di mezzepunte, molte delle quali adesso fanno panchina, un processo di adattamento ai nuovi schemi, che non è ancora concluso e non funziona ancora perfettamente.
Prova ne sia la gara di domenica scorsa con la Juventus N.G., in cui abbiamo giocato solo a destra, senza mai utilizzare la fascia sinistra.
Solo nella ripresa Benedetti si è spinto un po’ più in avanti ma non con la necessaria continuità per creare ulteriori occasioni da rete, in aggiunta a quelle non sfruttate in precedenza.
- perché la squadra nel suo complesso non sta ancora bene atleticamente. Ciò perché si tratta di un organico costruito a luglio ma poi completato ad agosto e successivamente modificato a campionato in corso, con l’arrivo di elementi da inserire nell’undici titolare, a correggere errori di valutazione nella costruzione dell’organico medesimo.
Se a ciò aggiungiamo il rendimento al momento mediocre del giocatore principe, ossia Facundo Lescano, colui che dovrebbe assicurarci goal con una certa continuità, mentre ad oggi appare ancora avulso dalla manovra di squadra, incapace di dare un contributo al suo sviluppo ed alla sua finalizzazione, allora il quadro è completo.
A fronte di un buon assetto di centrocampo, di un impatto positivo con il campionato di Ciotti (terzino destro confermatissimo anche da Aronica) e di una evidente crescita della coppia di difensori centrali Silvestri-Celiento , registriamo una incapacità generalizzata degli attaccanti di trasformare in rete le occasioni create (e non sono mai state fortuite o poche, ma frutto di manovra corale)e, soprattutto, una insufficiente tenuta atletica dell’intera squadra.
Domenica, ad esempio, negli ultimi 16 minuti di gara (9 regolari più i 7 di over time) non abbiamo più costruito nulla, essendo in evidente stato di stanchezza atletica.
Avevamo attaccato per tutta la gara e siamo arrivati alla fine senza più benzina.
Su questi due aspetti dovrà lavorare Aronica per cercare di portare il Trapani la dove vuole il suo Presidente.
Vedremo che accadrà ma l’impressione è che al momento siamo con le altre e non al di sopra delle altre.
Inoltre, ci sono squadre che stanno avendo un rendimento migliore del nostro e comandano la classifica.
Noi al momento siamo lì in mezzo, nel gruppone con le altre; ci collochiamo infatti fra le squadre di seconda fascia, essendo impegnati ancora nella ricerca della quadra.
Bisognerebbe far presto, però, per non perdere troppi punti dalle prime. Eventualmente, se sarà il caso, si dovrà poi intervenire sul mercato di gennaio, qualora si decidesse di riequilibrare la composizione dell’organico.
Oppure, nell’ipotesi peggiore ma secondo alcuni la più realistica al momento, se le cose non dovessero migliorare nel senso voluto, bisognerà prendere atto ad un certo punto della stagione che quest’anno il nostro ruolo sarà quello di una squadra non di vertice, ma di seconda fascia senza la possibilità di vincere il campionato, magari rimandando tutto alla fase dei play off.
Francesco Rinaudo
