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Il Trapani travolge il Latina, ma il Benevento mantiene il suo +9 di vantaggio

Nell’ultimo turno di campionato il Trapani ha ottenuto un successo netto contro il Latina. Un rotondo 4-0 per una partita che non ha avuto praticamente storia; merito del Trapani ma anche della pessima prestazione della squadra allenata dall’ex Boscaglia. La formazione granata, dopo una prima fase di studio, ha sbloccato il risultato con un gol di rapina del suo bomber, Lescano. Poi il 2-0 di Bifulco, su grazioso regalo dei laziali, ha spezzato definitivamente l’equilibrio, mettendo la gara in discesa per il Trapani. Tra i marcatori finali c’è stata gloria nuovamente per Lescano, giunto così a 13 gol realizzati, e per Spini, invece alla sua prima marcatura. Un successo che ha certamente contribuito a ridare un po’ di autostima, dopo lo stop di Catania del turno precedente, ma che non ha consentito al Trapani di rosicchiare punti alla capolista Benevento, sempre a +9 in classifica quando si sono disputate 16 giornate di campionato. La partita ha confermato la volontà di Aronica di cambiare volto tattico alla squadra, puntando ad un inedito 3-4-1-2 provato anche a Catania senza grandi risultati. Un modulo che consente, nelle intenzioni almeno, di dare maggiore copertura difensiva con gli esterni di centrocampo pronti ad abbassarsi e formare una linea a 5 in difesa e in fase d’attacco di schierare le due punte con alle spalle il trequartista. Ma che al contempo rischia di costringere i due centrocampisti centrali ad un superlavoro, sia di copertura che di proposta offensiva. Un modulo che dovrà essere messo alla riprova di avversarie più attrezzate del Latina, a cominciare magari dalla prossima trasferta con l’Altamura che si giocherà sabato sul “neutro” di Bari. La corsa è naturalmente ancora lunga, però le squadre attualmente davanti in classifica sono ben sette. Quando devi recuperare non su una ma su tante avversarie, si capisce che il gioco si fa duro. Soprattutto per una squadra come il Trapani di Aronica che non ha ancora trovato né una precisa indentità, né uno schieramento tattico definitivo. E questo è un aspetto che lascia pensare quando siamo giunti già a più di un terzo del campionato. Facendo un primo bilancio di questo scorcio di stagione, rapportandoci a quello che è l’obiettivo iniziale, ovvero la promozione in Serie B, al Trapani i conti purtroppo non tornano. Se è vero che i granata sono tra le squadre che mostrano una migliore facilita realizzativa; che ha il secondo miglior attacco con 31 reti all’attivo dietro solo alla capolista Benevento con 33 e l’attuale capocannoniere (Lescano) con 13, la tendenza alla discontinuità di rendimento comincia ad essere ricorrente e rischia di rivelarsi deleteria sul lungo periodo. I punti in gioco sono ancora parecchi e in linea teorica “basterebbe” il classico filotto di vittorie per recuperare terreno e posizioni, ma per far ciò bisogna assolutamente diventare continui e cinici. Aronica e i suoi invece hanno perso sin qui troppi punti per strada: con avversarie decisamente alla portata (Taranto, Juventus Next Gen e Messina), come negli scontri diretti (Monopoli, Giugliano, Avellino e Catania). Un cammino che ha tracciato una situazione di classifica deficitaria per quelli che sono stati gli investimenti sul mercato. Perseverando con questo andazzo si rischierebbe di perdere anche il salvagente dei playoff o, ben che vada, disputarli da una posizione nelle retrovie della griglia. E non sarebbe una bella storia.

                                                                                                                    Massimo TANCREDI