Da www.palermo.repubblica.itDi Fabio Tartamella
La battaglia continua. Non solo si preannuncia lunga e complessa nelle aule giudiziarie, ma adesso va avanti anche attraverso comunicati ufficiali.
I protagonisti sono, da un lato, l’Alivision e il suo rappresentante nel Trapani Fabio Petroni, e, dall’altro, la FM Service di Maurizio De Simone. L’oggetto del contendere è il Trapani.
L’Alivision ne è attuale proprietaria, avendo acquistato proprio dalla FM Service il cento per cento delle quote, nello scorso mese di giugno, per la somma di un milione di euro.
Da quel momento, fra le due parti si è scatenata una contesa molto aspra, che ancora oggi sembra molto lontana dal suo epilogo.
Breve riassunto delle reciproche accuse: uno, Alivision reclama da FM Service una somma superiore ai 3 milioni di euro, per una serie di irregolarità che De Simone avrebbe commesso alla vigilia del passaggio di consegne; due, FM Service ha chiesto che venissero restituiti 350 mila euro per indebito utilizzo di una fideiussione da parte del Trapani nel corso di questa stagione;
tre, la stessa FM Service chiede di rientrare in possesso del Trapani, per il mancato pagamento di due rate consecutive da 75 mila euro, per il trasferimento della proprietà del club, come stabilito in una clausola risolutiva del contratto.
Finora, nelle varie sedi dei Tribunali, i giudici hanno dato ragione a De Simone, anche se non siamo di fronte ad alcun pronunciamento definitivo.
Di fatto, lo stesso De Simone ha ottenuto il pignoramento di una somma di oltre 500 mila euro, che il Trapani non potrà quindi utilizzare, quando gli giungerà l’ultima tranche dei contributi della Lega.
Un provvedimento che mette in grandi difficoltà economiche il club granata, alle prese con i debiti nei confronti dei fornitori e di una ventina di dipendenti, ormai senza stipendio da tre mesi.
Il pignoramento ha indotto il Trapani a reagire, nei giorni scorsi, con un esposto contro la FM Service, presentato alla Procura della Repubblica di Trapani: nella sostanza, un tentativo estremo di frenare il pignoramento. Ieri mattina, la risposta, altrettanto decisa, della FM Service, che, attraverso un comunicato ufficiale, ha ribattuto colpo su colpo all’esposto del Trapani.
“Sono ormai mesi – si legge nella nota della FM Service – che si assiste ad una mistificazione degli eventi giudiziari col verosimile intento di fuorviare l’opinione pubblica impedendole di comprendere le reali vicissitudini societarie e, soprattutto, le correlate responsabilità.
La proprietà della società Trapani Calcio Srl continua a raccontare favole e storielle nelle quali è solita assumere le vesti di vittima innocente; ma la realtà, almeno quella emersa dalle aule di giustizia, è ben altra…
L’esposto è un coacervo di falsità; dallo stesso trapelano accuse infamanti e calunniose che per tali loro ‘caratteristiche’ sono già state sottoposte al vaglio della competente Autorità Giudiziaria… se si perviene ad un pignoramento vuol dire che vi è un titolo e se vi è un titolo vuol dire che vi è un provvedimento di condanna, provvedimento che nel caso di specie la proprietà non ha inteso adempiere.
Il pignoramento attualmente in essere altro non è che la legittima prosecuzione di un altrettanto legittimo provvedimento di condanna emesso dal Tribunale di Trapani…”.
A proposito dei crediti reclamati da Alivision per le irregolarità di cui De Simone è accusato, la FM Service precisa che “… del pari fantasiosi e immaginari sono gli astronomici crediti millantati dalla proprietà; attraverso gli stessi, la controparte cerca di giustificare i propri inadempimenti essendo tuttavia ben attenta a non far emergere come la fondatezza di detti crediti sia già stata censurata dal Tribunale di Milano, sia nel primo che nel secondo grado del giudizio cautelare”.
Ancora più dura la conclusione della nota, che spiega come il “disegno criminale inopinatamente ascritto al De Simone altro non è che la ferma volontà di conseguire quanto gli compete a fronte di una perdurante condotta fraudolenta che ha avuto, ed ha quale precipuo scopo, quello di acquisire la società calcistica (ed i correlati benefici economici…) senza tuttavia pagarne il prezzo”.
Il prossimo atto dell’infinita querelle è fissato per il prossimo 11 maggio. A quella data, il Tribunale di Roma dovrebbe decidere se il Trapani continuerà ad essere dell’Alivision o se tornerà nelle mani della FM Service di De Simone.
Magari per essere ceduto a potenziali acquirenti, che da settimane bussano alla porta di De Simone e dell’Alivision. A meno che non ci siano ulteriori rinvii o colpi di scena, i tifosi granata, ormai esausti per questa sfibrante sfida e preoccupati per il futuro, potrebbero sapere di chi sia la loro squadra. ”
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