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27-8-19 Forza Trapani è anche Online

La corsa ad ostacoli per la Pall. Trapani prosegue.

La corsa ad ostacoli per la Pall. Trapani prosegue. Il traguardo della salvezza è lì a portata di mano ma ancora ben lungi dall’essere facilmente raggiunto. Vero è che il conseguimento dell’obiettivo dipende innanzitutto da sé stessi, dai risultati che la 2B Control riuscirà a centrare in questo finale della prima parte della stagione regolare. Ma qualora non dovessero arrivare le vittorie nelle altrettante gare che rimangono da giocare (a Latina, dopo la sosta e in casa con Piacenza), o almeno di riuscire a vincere una sola partita, alla squadra granata potrebbe rimanere sempre la possibilità di far affidamento sulle disgrazie altrui. 

Ovvio che rimane il forte rammarico per la gara persa, a suo tempo, in casa, a tavolino, contro Rieti. Due potenziali punti in classifica che oggi avrebbero consentito di fare altri calcoli e di poter avere altre aspettative, ma tant’è. Però se, alla fine, dovessero mancare proprio quei due punti per centrare l’obiettivo, si tratterebbe di una vera beffa. Innanzitutto per la squadra, nel suo complesso, che fra mille contrarietà e disagi, oltre ai ripetuti infortuni, ha cercato sempre di tenere botta. Una resilienza che è diventata un marchio di fabbrica e che lascia ben sperare per il raggiungimento della salvezza, a prescindere da come finirà la prima fase della stagione.  

                                                     Davis

L’arrivo di Davis, che rimarrà fino alla fine del campionato, costituisce un valore aggiunto per la squadra. Il nuovo americano, praticamente, ha preso il posto di Carter -sebbene in un ruolo diverso- ancora convalescente e alle prese con i postumi della polmonite e soprattutto ancora regolarmente sotto contratto. Ovvio che si cercherà una transazione da parte della società granata, con il presumibile difficile consenso dell’altra parte, per chiudere il rapporto contrattuale. In subordine -eventualità ancor più difficile da concretizzare, alla luce delle attuali condizioni fisiche del giocatore- si cercherà di piazzarlo ad altra società. Un epilogo, quello del taglio, già annunciato da tempo e che solamente il “caso Jenkins” aveva congelato.

Intanto, in casa granata si è nuovamente corso ai ripari con l’ingaggio di Davis. Naturale che bisognerà inserirlo, al più presto possibile, nel gruppo e nei giochi. Un’ennesima sfida per coach Parente, chiamato in tempi ristrettissimi a poter integrare Davis. Unica nota favorevole, in tal senso, la sosta di campionato, per via della Coppa Italia in programma l’11 e il 12 marzo a Busto Arsizio.

Non a caso, dopo un inizio di gara assai deludente contro la Vanoli Cremona, il coach granata ha scelto saggiamente di farlo giocare più di tutti, per oltre 35’, in una partita finita per essere, nell’ultimo quarto, nulla più che un allenamento per via del risultato già acquisito sul parquet. Confortante, però, il fatto che Davis sia cresciuto di rendimento con il passare dei minuti, prendendosi più iniziative e responsabilità, evidenziando doti atletiche non indifferenti (vedasi la stoppata ritratta in foto su Eboua) e una certa confidenza con il tiro pesante, con tre bombe consecutive messe a segno e che fanno di lui un potenziale giocatore di striscia.

Provvidenziale il suo arrivo, in una squadra ridotta all’osso. Con Mollura in fase di recupero ma fuori certamente con Latina e con Massone chiamato a convivere con il suo problema tendineo, la società ha cercato di porre ancora rimedio.  

Quello di Davis, così, rappresenta una risposta societaria e un arrivo che porta con sé una certa dose di fiducia e una ventata di ottimismo, in vista della seconda fase e, in particolare, nel caso in cui si dovesse disputare malauguratamente la “fase salvezza”, che si spera fortemente di evitare, per ovvi motivi.

E dire, comunque, che l’obiettivo della vigilia, cioè l’accesso ai play off o quanto meno alla “fase promozione”, la 2B Control potrebbe centrarla seppur fra tanti errori, vicissitudini e infortuni patiti, ma al contempo, potrebbe ritrovarsi a dover cercare di evitare, drammaticamente, uno dei quattro posti per la retrocessione.

                                             L’incognita del futuro      

L’obiettivo immediato è chiaramente quello che passa attraverso il parquet e, quindi, quello di conservare la categoria. La decisione di ingaggiare Davis non lascia dubbi, sebbene la mossa sia risultata un po’ tardiva. Allo stesso modo, in precedenza, con gli ingaggi di Stumbris e con il ritorno di Renzi, la società aveva cercato di arginare le pesanti falle che si erano originate, certamente per via di una lunga serie di sfortunate vicissitudini: Jenkins e Dieng su tutte. Una stagione, indiscutibilmente, all’insegna della “sfiga” come confermano gli infortuni, senza soluzione di continuità di: Rupil, Carter, Mollura, Stumbris, Massone, ma anche delle scelte fatte in sede di costruzione della squadra, rivelatesi davvero azzardate. Il tutto, inevitabilmente ha lasciato il segno, condizionando la stagione.

A prescindere dalla conquista della salvezza, lo sguardo è rivolto anche e soprattutto al futuro della società. E’ proprio questo che, innanzitutto, preoccupa. Le notizie non sono confortanti. La famiglia Basciano ha già messo le mani avanti, paventando l’ipotesi di mollare nella prossima stagione, non potendo garantire a priori il futuro, né l’iscrizione della squadra al prossimo campionato. Colpa dell’onerosità, sempre maggiore, del campionato, specie dopo il covid, delle difficoltà incontrate dalle società del gruppo Basciano e non ultimo, in conseguenza della scomparsa di Bongiorno. Con lui se ne sono andati: un grande entusiasmo, la vicinanza alla squadra, l’indubbia disponibilità, l’apporto finanziario non indifferente in fatto di sponsorizzazione, una sicura rete di apporti legati alle sue conoscenze.

                                                     Palagranata

Conseguentemente a rischio, così, anche la realizzazione della “Arena granata”. Un’iniziativa imprenditoriale di elevato livello, spessore e interesse. Intanto, è certo, che per ovvi motivi di carattere formale, legati alla successione ereditaria e alla conseguenziale gestione del 50% della quota della società costituita fra Bongiorno e Basciano (Nicolò detiene la quota parte della famiglia Basciano), la situazione è attualmente di assoluto stallo. Mentre, colui il quale avrebbe dovuto, in teoria, dare una mano alla realizzazione del progetto: Valentino Renzi è in partenza, avendo garantito la presenza a Trapani esclusivamente per la stagione in corso.

Ma se le decisioni da prendere sul Palagranata possono attendere, sulla futura vita della Pallacanestro Trapani i tempi appaiono ristretti. Intanto, però, attendiamo la fine e l’esito del campionato. Chissà che la conquista della salvezza non possa essere un positivo incoraggiamento per la società e il modo per chiamare a raccolta qualche indispensabile sponsor”!    

                                                                                 Peppe Cassisa