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Vittoria preziosa sul campo del Livorno per una squadra granata apparsa diversa, per spessore e qualità della prestazione. Baldini finalmente ha potuto scegliere

La doppietta di Pettinari decisiva

La doppietta di Pettinari è stata decisiva.

La tappa di Livorno per il Trapani era ormai diventata come una vera finale. Una partita da vincere, o di riffa o di raffa, per rimanere aggrappati al treno salvezza e dare un senso alla stagione.

Alla fine è andata proprio così e la prestazione dei granata è stata anche la più convincente di queste prime tredici giornate.

Protagonista decisivo anche stavolta Pettinari con una doppietta, così come lo era stato nell’unica altra vittoria, conquistata a La Spezia. Anche lì fu doppietta.

Il Trapani di Livorno però è parso un Trapani diverso, per spessore e qualità della prestazione. Un Trapani che si è evidentemente giovato dell’innesto dei giocatori recuperati dagli infortuni e di Biabiany, seppure quest’ultimo in logico ritardo di condizione.

Di conseguenza sono di colpo aumentate le possibilità di scelta per mister Baldini che, nonostante l’assenza di Nzola, ha potuto schierare tre punte di un certo peso mentre in panchina ne aveva altre due. Ma anche le opzioni di difesa e centrocampo non erano da meno.

Piene mani

Davanti a cotanta improvvisa abbondanza, Baldini ha potuto pescare a piene mani e mettere in campo un undici iniziale che si è dimostrato efficace. Nonché i cambi della ripresa, che hanno trasformato il volto della squadra, permettendole di respingere gli ultimi velleitari assalti del Livorno.
Era lo scontro diretto tra le ultime due formazioni della classifica, con il Trapani che si presentava con tre punti in meno. I ricordi su quel campo non erano nemmeno dei migliori: il 12 ottobre del 2014 il Trapani, allora allenato da Boscaglia, andò incontro ad una disfatta storica. Finì 6-0.
Altre storie, soprattutto per demerito di questo Livorno, molto meno dotato di quello. L’attualità sembrerebbe volerci restituire un Trapani capace di lottare, di andare oltre ai propri limiti. Baldini, come detto, ha subito approfittato mettendo in campo quasi tutti i giocatori migliori dei quali dispone.
Buona prova in generale della squadra, che ha mostrato intanto di stare nel complesso con il proprio allenatore. Di solito quando si lotta così tutti insieme, a prescindere dalla qualità del gioco, vuol dire che il gruppo è sano e coeso. Certamente, almeno, non gioca contro l’allenatore.

Giocatori in crescita

Sul piano individuale, invece, piace sottolineare la nuova bella prestazione del portiere Carnesecchi. 

Provvidenziale dopo pochi minuti di gioco nel togliere praticamente dal sacco un pallone scagliato di testa da Raicevic da distanza ravvicinata. Fosse passato in vantaggio così presto il Livorno, la partita avrebbe potuto prendere la stessa piega negativa delle trasferte di Frosinone e Pordenone. 

E partire in salita su quel campo così pesante non avrebbe certo agevolato il compito del Trapani. Sempre più una sicurezza il giovane portiere dell’Under 21, di proprietà dell’Atalanta. 

Quelli che inoltre si sono distinti a parer nostro sono Candela sull’out di destra, in difesa, il ragazzo impiegato con maggiore continuità sta mostrando di poter reggere bene la categoria. Bravo sia nel ribaltare l’azione tagliando il campo con personalità, ma stavolta migliorato anche nelle chiusure; 

Del Prete a sinistra, nonostante si stia adattando sulla fascia non sua è sempre difficile da superare. 

A centrocampo promettente la prestazione di Luperini da interno, pronto a interdire e rilanciare l’azione. Sua l’unica vera palla gol del Trapani in tutta la ripresa, con quel tiro da dentro l’area di rigore che deviato fortuitamente da un difensore avversario ha fatto la barba al palo. 

Bene anche Moscati, che ha contrastato in mezzo e si è proposto anche lui in avanti. In attacco, il tridente che ha nel primo tempo sparigliato le carte. 

Pettinari, in particolare, si è giovato della presenza del redivivo Evacuo (tornato dopo il lungo infortunio al gomito). Si vede che giocare a fianco di una prima punta gli permette di rendere al meglio. Quando invece è rimasto da solo lì davanti nella ripresa, ha sofferto contro il costante raddoppio degli avversari. 

Vedremo quel che succederà quando Biabiany, speriamo presto, entrerà in condizione. Ecco forse se l’unico piccolo appunto si può fare in questa occasione a Baldini è quello di aver cambiato l’assetto della squadra troppo presto. 

Togliendo Evacuo e Biabiany a più di mezzora dalla fine per Colpani e Aloi, da un lato ha consentito alla squadra di erigere un muro sulla trequarti che aveva l’intento di limitare le incursioni disperate del Livorno, però dall’altro ha tolto pericolosità al gioco d’attacco. 

Con i padroni di casa tutti protesi in avanti, c’erano gli spazi per segnare ancora e chiudere prima la partita. Baldini ha scelto in questo modo e stavolta per fortuna gli è andata bene. Chiaramente sono quisquiglie al confronto del peso di questo risultato sulle speranze future di questo Trapani.

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