Nonostante le conseguenze, di segno economico e non solo, della pandemia da Covid19, le incertezze legate alle linee direttive per la prossima stagione (porte chiuse o porte aperte?…se aperte, da quando?), l’impossibilità di preventivare entrate data la situazione economica che coinvolge gli sponsors nonché il brancolare nel buio su eventuali incassi da presenze al palazzetto (oggi parlare di “abbonamenti” è quasi utopistico”) …
ebbene, tutto ciò ha portato tantissime società (anche al piano di sopra) a rinunciare ai campionati di competenza, ad auto retrocedersi … così le scelte della Pallacanestro Trapani assumono ancora più spessore e fanno rumore … infatti la Società del Presidente Pietro Basciano ha di fatto mantenuto il budget della passata stagione, che di questi tempi equivale ad un investimento ulteriore … così si è innanzitutto premurata a confermare lo staff tecnico, in primis coach Daniele Parente e poi il suo fedele assistant Fabrizio Canella …
presupposto fondamentale per continuare sulla scia intrapresa da un certo punto della scorso campionato (dall’arrivo di Matteo Palermo) … quando i granata diventarono “squadra” con la S maiuscola, un’orchestra spesso e volentieri perfetta. Sarebbe stato delittuoso perdere quelle basi solide tanto difficili da costruire, quella sicurezza difensiva targata coach Parente che è risultata decisiva anche nelle giornate in cui la palla non va dentro … di fatto la prima ragione dei tanti successi dello scorso torneo, compresa una striscia di otto vittorie in nove gare, alcuni di assoluto valore, come il “ventello” rifilato a domicilio ad un team come Casale Monferrato, o la vittoria interna contro Tortona, per non dimenticare quella su Agrigento al PalaConad o quella nel turno conclusivo della fase regolare contro la capolista Torino, corazzata del girone Ovest … non si poteva non ripartire da quel record di 15-11 di assoluto rispetto, che si traduceva in un quarto posto finale che la dice lunga sul percorso di Trapani … peccato che, proprio sul più bello, si è repentinamente chiuso il sipario per via della pandemia da Covid 19 …
quando c’erano da giocare ancora sei gare della fase cosiddetta ad orologio, nonché i successivi playoff che, a differenza delle annate pregresse, sembravano vedere la 2B Control nelle vesti di una pericolosissima outsider, per via degli scalpi eccellenti già al suo attivo in stagione, della crescita costante nel corso della stessa, del fatto che nei finali punto a punto (di cui la post season è spesso piena) Corbett e soci l’avevano spesso e volentieri spuntata … in sostanza, i presupposti e gli ingredienti per divertirsi e togliersi qualche soddisfazione, erano tutti lì da vedere!! … da lì la sensazione di aver lasciato qualcosa di incompiuto, un desiderio e la volontà di portarla quindi a compimento.
La Società che lancia quindi l’amo, trovando al contempo tutti i protagonisti in campo sulla stessa linea di pensiero, pronti, senza esitazioni, a raccogliere la scommessa! Proprio quei giocatori cresciuti esponenzialmente nel corso del campionato scorso, diversi rivelatisi decisivi, a turno, all’interno delle singole gara, alternandosi nel ruolo di protagonisti di settimana in settimana, una costante per la squadra di coach Parente nella striscia vincente di cui sopra.
Così Matteo Palermo continuerà a dare le geometrie alla squadra, facendo girare il pallone e ben distribuendo le responsabilità offensive tra i suoi compagni, individuando di volta in volta il miss match favorevole, l’uomo da cavalcare in quel frangente di gara (valorizzando nello loro più intrinseche caratteristiche i suoi “soci”), garantendo le scelte giuste nei finali di gara …
Capitan Renzi proseguirà a fare la voce grossa nel tabellino e, soprattutto, in post basso alternandolo al tiro dai 6.75 il cui feeling è negli ultimi anni sempre più assodato … di Corbett che dire, riuscire a confermare l’MVP del trascorso Girone Ovest costituisce il fiore all’occhiello del mercato di Nicola Basciano … giocatore letteralmente decisivo in tantissime occasioni, l’uomo a cui affidare la palla della vittoria, che è ben diverso dal realizzare “semplicemente” canestro! … come non citare poi un’altra conferma di rilievo, il trapanese Doc Marco Mollura che, pur garantendo la solita fiammella emotiva all’ambiente, la proverbiale grinta e lotta in campo, ha dimostrato di limare il suo gioco da alcuni inutili e controproducenti “eccessi” da guerriero per far posto ad una maggiore qualità (che ha), completandosi come giocatore di categoria … un altro che ha raccolto la “scommessa” è Spizzichini che, con Palermo in regia, “penserà” meno a costruire, liberando la sua capacità di lucrare in post basso contro avversari spesso con meno centimetri e chili di lui … in area colorata confermato pure, e con pieno merito, Curtis spesso decisivo quando c’è da mettere il lucchetto al proprio pitturato , “cambiando” e scivolando pure sui piccoli avversari, perfetto complemento di Renzi … alla voce secondo U.S.A. la Società, semmai residuassero dubbi, ha fatto capire che vuol fare sul serio!
Certo, il rookie Goins, pur non al 100% dal punto di vista fisico per larghi tratti di stagione, ha fatto intravedere lampi atletici, tecnici e di duttilità degni di nota … ma puntare su un rodato pezzo da novanta è tutt’altra roba! Così è stato firmato l’ex Treviso e Montegranaro Marshawn Powell che detiene un variegato repertorio di movimenti, sia in post basso che in post alto, dove fa valere anche la sua mano educata, colpendo con efficacia pure dai 6.75. Se si pensa che ha gambe alla dinamite ed ha già giocato con Corbett, beh le sembianze da ciliegina sulla torta ci son tutte! … ci sarà anche un nuovo under, “al posto” di Bonacini vestirà infatti la maglia granata il playmaker estone del 1999 Hugo Erkmaa che garantisce prestanza fisica nel ruolo (buon rimbalzista), soprattutto negli accoppiamenti (e cambi) difensivi. Tanto campo per lui nella passata esperienza con Napoli e coach Sacripanti. In un gruppo che funziona, come non dimenticare i più piccoli (Tartamella, Pianegonda, Basciano etc etc) che continueranno ad esser linfa per coach Parente e, quando chiamati in causa, daranno la consueta mano consistente. Si riparte quindi dal maturato e consolidato patrimonio umano e tecnico già in dote, che non poteva essere disperso in una logica lungimirante, una garanzia di continuità e di ambizioni che all’apice vede la famiglia Basciano, e di cui la piazza non sempre, a questi livelli e con tale continuità, ha potuto godere.
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