Terza di fila! Dopo aver sfiorato l’impresa all’esordio, perdendo di 1 contro la Virtus Bologna al Palashark, i granata conquistano infatti il terzo successo consecutivo e volano in classifica. Stavolta erano attesi ad una difficile trasferta, in quel di Varese, campo storico della pallacanestro italiana, contro una squadra che non aveva ancora vinto, quindi assetata di punti. Rientra Galloway tra gli Shark. I granata si fanno un po’ sorprendere dal basket corri e tira di Varese, che punta su tanti possessi, conclusioni dopo 10’’ … e poca applicazione difensiva. Senza Mannion, il faro della squadra, Librizzi si erge protagonista assoluto (18 p.ti, 6 falli subiti, 8 assist) e dà più equilibrio ai suoi. Il 33-24 dei primi 10’ la dice lunga sulle difficoltà a tenere l’uno contro uno dei padroni di casa, che trovano una giornata balistica clamorosa di Gabe Brown (31 p.ti, 6/7 da due, 6/8 da tre). Shark restano a galla grazie al controllo dei rimbalzi ed alla maggiore fisicità che sfruttano in post basso. Il secondo parziale è piena inerzia per Varese, che tocca anche il +18. Lì Trapani è brava a ricucire in poco tempo, ma anche il basket di Varese, così veloce, contribuisce ai break e contro break. In sostanza, Horton e soci fanno un affare, chiudendo il tempo “solamente” sotto di 5 (57-52), con la sensazione che l’inerzia possa passare in mano granata. Al rientro dagli spogliatoi si assiste ad un tira e molla, con gli uomini di Repesa che due volte arrivano a contatto, ed altrettante vengono ricacciati indietro, con Librizzi sempre più onfire. La bomba però di Pleiss (13 p.ti e 7 rimbalzi in 12’) riporta sul finire dei 30’ avanti Trapani dopo un’eternità, sul 78-79 (parziale del periodo 21-27, con i padroni di casa finalmente tenuti a bada difensivamente). Ma ancora una volta non è il momento di veder scappare via Trapani, perché Hands e Brown martellano triple su triple, stavolta forzandole, per via di una difesa di Trapani cresciuta nell’aggressività sulla palla. Varese di nuovo, quindi, sul +7 ma è match di parziali veloci e, così, gli Shark, ormai a pressare e costringere i tiratori di Varese a delle forzature, si rifanno sotto, e con la leadership di Robinson, prima mettono la testa avanti, poi volano sul + 9 finale, con le due triple di Galloway (per il resto fuori condizione e dagli ingranaggi granata) che di fatto fanno la differenza nel frangente. Ultimi due periodi che si chiudono sul 43-57, segno di una trovata quadra difensiva, che ha poi permesso agli Shark anche di correre in transizione, trovando tiri ad alta realizzazione. Con Varese sfiancata anche da questo basket da su e giù ossessivo che, al momento, non sta pagando. Chiudendo in difesa, così, era prevedibile che Trapani potesse fare male in attacco ai padroni di casa, ultimi in difesa della lista. Shark con 6 atleti in doppia cifra, a dimostrazione di condivisione del pallone, così come del minutaggio, con dieci giocatori tra i 12’ ed i 28’ d’impiego. Tra i singoli, bravo Alibegovic (15 p.ti + 6 rimbalzi in appena 15’) a far valere la sua fisicità in post basso, Petrucelli (20 p.ti con 4/5 da due e 3/4 da tre) a confermarsi il più costante della banda, con la penetrazione centrale (e la successiva tripla) che manda di fatto i titoli di coda, Robinson (19 punti, 6 falli subiti, 6 rimbalzi e 9 assist), sempre più leader e decisivo nei possessi che scottano, con una menzione speciale per Horton che ha messo a referto 17 punti (7/8 da due), 7 rimbalzi, per ben 26 di valutazione, MVP della gara. Trapani ha ancora una volta buone percentuali dal campo (29/55 da due, 52.7%, 9/22 da tre, 40.9%), ben bilanciando tiri dalla media e da fuori, il decisivo controllo dei rimbalzi (50-33), chiudendo con ben 138 di valutazione che la dice lunga sulla qualità complessiva espressa in quel di Varese. Decisiva si è rivelata anche la maggior rotazione rispetto ai padroni di casa. Grande entusiasmo Shark, per il pregevole match disputato dai granata, in un ambiente storico con un tifo granata “on the road” da brividi. Adesso match casalingo contro Tortona di coach Walter De Raffaele.
Salvatore Barraco