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27-8-19 Forza Trapani è anche Online
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Ordinarietà e straordinarietà

Un rullo compressore. La Shark Trapani non conosce rivali. Gare esaltanti, vittorie senza discussione e primo posto solitario in classifica. E’ questo, in estrema sintesi, il quadro d’assieme di questa prima parte della stagione. Un cammino, probabilmente, andato al di là di ogni più rosea aspettativa, sebbene il parquet lasci intendere che tutto ciò non sia il frutto di un caso o di fortuna, bensì di una debordante, indubbia ed evidente superiorità evidenziata sul parquet.

Finanche coach Parente, nonostante la sua indole e il suo carattere siano di tutt’altro genere, non ha potuto se non manifestare la propria soddisfazione, affermando di volersi godere questo momento. Certamente, il migliore della sua carriera a Trapani. Ne ha ben donde, sebbene il suo ammonimento è quello che etichetta l’attuale situazione come una straordinarietà e, strategicamente, non come un’ordinarietà. Legittimo appunto, ma anche e soprattutto il modo per tenere alta la tensione sulla squadra e per non far illudere l’ambiente che tutto sarà facile nel raggiungimento di un obiettivo ancora ben lungi dall’essere acquisito o dall’essere facilmente alla portata. Insomma, guai a dare nulla per scontato. Meglio volare basso, perché le difficoltà sono sempre dietro l’angolo. E proprio il coach, che di difficoltà ne ha conosciute a iosa nelle ultime stagioni, fa bene a catechizzare i suoi e l’ambiente.

Parente, in tal senso, parlando di straordinarietà, dà la caccia alle streghe. Ovvio che fintanto che tutto procederà nel migliore dei modi, tutto sembrerà e diventerà sempre più facile, assumendo i connotati dell’ordinarietà. Ma attenzione …

Indubbiamente Trapani ha tirato giù la maschera e ha fatto capire quale sia la sua forza, con un organico che appare al di sopra di tutti gli altri del girone, e conseguentemente quale sia il suo obiettivo. Del resto, Antonini l’ha sbandierato, da subito, a destra e a manca.

E al momento, a conti fatti, pare proprio che tutto possa dipendere più da sé stessi che dalle avversarie.

                                            Una squadra vera

Importante registrare che la Shark, sull’onda della consapevolezza della propria forza e sulla crescente autostima legata ai risultati e soprattutto alle prestazioni che l’hanno portata a vincere con scarti consistenti, sia sempre apparsa più squadra con il passare delle giornate. Insomma, bando ai personalismi. Lo dimostrano i numeri, con la quasi equa distribuzione dei punti realizzati e in parte dei minutaggi o l’elevato numero di assist o la capacità di passarsi la palla. Ma lo dimostra anche la capacità dei singoli di mettersi al servizio della squadra in vista del raggiungimento di un prestigioso target comune. Insomma, la sensazione è che si tratti di un gruppo coeso.

Roster completo

È quello che con grande capacità è stato messo su dalla società. Indubbiamente la migliore squadra che la città di Trapani abbia mai avuto negli ultimi anni. Un organico di grande affidabilità nella quale “dieci giocatori dieci” sono quelli su cui si può fare affidamento. Il compito più duro è quello di saperli fare giocare insieme, senza gelosie e individualismi ed è quello che Parente sta cercando di fare.   

Solida in cabina di regia, affidabile negli esterni, fisica, con due americani mai egoisti. Una squadra capace di attingere dalla panchina, forza, capacità di cambiare ritmo, nella quale, tutti, dal primo all’ultimo del roster, possono ergersi a protagonisti nel corso del singolo match, magari facendo passare inosservata la giornata-no del compagno.

E in una squadra così talentuosa, esperta e lunga, l’infinita estensione della stagione fa meno paura, anzi incute fiducia nel confronto con le avversarie.

Horton

L’americano, arrivato in corsa, si sta rivelando l’arma in più. Il secondo regista, il faro della squadra. La sua spasmodica voglia di smazzare assist è tutt’altro che la norma fra gli americani. Magari ad onta della ricerca della “doppia doppia” personale che potrebbe fare statistica. La sua voce di riferimento, invece, in tal senso, è quella degli assist. Oltre alla voglia, anche qui fatto inconsueto per un americano, di difendere anche e soprattutto sui piccoli avversari sul pick and roll. E poi c’è il suo imperativo: giocare per i compagni. Solo in ultima battuta, semmai ci sarà anche tempo per segnare! Così, la sua devastante presenza in campo sta facendo la differenza sul parquet, non soltanto sotto i tabelloni. Senza pensare che, addirittura, a volte, Parente ha finito per lasciarlo in panchina, risparmiandoselo e lasciando spazio a quanti in altre formazioni del girone partirebbero nello starting five.

I recenti miglioramenti

Le ultime gare hanno denotato innegabili miglioramenti. Innanzitutto un miglior approccio al match. Partenze sparate, mettendo fra sé e le avversarie vantaggi in doppia cifra e mettendo subito le cose in chiaro, senza dare la benché minima fiducia alle formazioni rivali. Poi, la Shark ha in larga parte bandito quella mancanza di continuità che ne aveva caratterizzato la prima parte del girone di andata.

Innegabile che la squadra abbia un’indiscutibile anima prettamente offensiva. Come dimostrano le statistiche, con l’altissima media punti partita o le percentuali di realizzazione al tiro pesante, in una squadra che di bocche da fuoco ne ha veramente tante. L’ulteriore conferma arriva dai punteggi finali degli incontri sin qui disputati, con i granata che hanno toccato sempre i 90 punti, tranne, guarda caso, in occasione delle sofferte gare interne, contro le prossime due avversarie: Juvi Cremona (82 punti realizzati) e Cantù (78), con il minimo realizzativo stagionale, bissato poi in occasione della gara vinta, di recente, a Casale.  

I passi avanti nell’atteggiamento difensivo

Di particolare rilievo, per una squadra che non ce l’ha nel proprio dna, l’indubbio miglioramento in difesa, soprattutto in fatto di approccio, di atteggiamento difensivo. Un fatto di fondamentale importanza perché proprio da lì parte il miglior attacco. I granata, insomma, con il passare delle giornate hanno dimostrato maggiore voglia di lottare in difesa, di essere aggressivi, attenti nello sporcare le linee di passaggio degli attaccanti avversari, oltre a tenere bene gli uno contro uno e a rimbalzo.

Parente

La risposta agli scettici l’ha già data fin dall’avvio di stagione. L’affermazione nella Supercoppa non è stato un caso. I dubbi erano quelli legati alla sua capacità di diventare da coach “salvatore della patria”, facendo le nozze con i fichi secchi e per giunta con infortuni a ripetizione, a coach vincente e l’opportunità se la meritava. Insomma, se fosse stato capace di gestire un organico di primordine e giocatori di carisma ed esperienza e metterli al servizio della squadra, performandoli a dovere. E la risposta finora è stata più che positiva.  

Due gare fondamentali

Sono quelle che attendono adesso la Shark Trapani. Prima con la trasferta di sabato con la Juvi Cremona e poi con quella dell’atro sabato a Cantù. Indubbiamente le due squadre che hanno maggiormente fatto soffrire i granata nelle gare interne del girone di andata, con Cantù capace di infliggere a Imbrò e compagni l’unica attuale sconfitta della stagione. Una prova del nove per la squadra granata che oltre che sulle proprie forze certamente potrà contare, sui campi lombardi, anche sulla presenza, sul calore e nell’incitamento dei propri tifosi, trapiantati in zona e non. E soprattutto a Cremona che campo caldo non lo è quasi mai stato, sarà un gran potenziale vantaggio.

            La più accreditata diretta rivale nel girone verde: Cantù

Indubbiamente appare Cantù la vera rivale dei granata nel girone. Strano ma vero, Trapani è chiamata a tifare Cantù, ma a patto che i lombardi chiudano la stagione, prima dei play off, al secondo posto alle loro spalle.

Cantù, come detto, appare la squadra più forte del girone unitamente alla Shark ma il modo per disinnescarla è quello di trovarla alla fine della stagione, dopo la fase ad orologio, al secondo posto in classifica in modo da non ritrovarsela nella propria parte del tabellone dei play off, dove arrivando prima, Trapani, oltre a giocare sempre in casa l’eventuale gara-cinque, potenzialmente si giocherebbe la promozione in A affrontando: la terza, la quinta e la settima del suo “girone verde”, oltre alla seconda, la quarta, la sesta e l’ottava del “girone rosso”. Ma ancora è certamente troppo presto per pensarci. Meglio concentrarsi sulle prossime due gare che potranno fornire ulteriori indiscutibili indicazioni ed elementi per accrescere autostima e fiducia fra i granata e, di contro, c’è da augurarselo, per smorzare le velleità altrui.

Peppe Cassisa