Girone di ritorno con appena cinque gare da disputare, cui seguirà la seconda fase. Trapani è attualmente all’ottavo posto, e di fatto l’unica cosa che conta in casa granata è rientrare in quel nono posto che, in questa stagione, significa salvezza tranquilla, anticipata, con la fase ulteriore buona soltanto a decretare se accedere ai play-off (e da quale posizione) o meno, e da questa latitudini appare davvero ininfluente. Dal decimo in giù, si traduce invece nella partecipazione ad una fase altamente pericolosa, dove mantenere la categoria assumerà le sembianze di un’impresa. Invero, i ragazzi di coach Parente continuano ad aver il merito di sconfiggere le squadre in lotta, come loro, per salvarsi. Sempre soffrendo, spesso sul fil di sirena, ma è loro merito averlo (sempre) fatto, almeno sul campo. Difatti, dopo la sconfitta esterna contro Treviglio, prevedibile ma in cui Trapani ha fatto vedere segnali incoraggianti ed in cui, soprattutto, c’è stato l’esordio dell’ex capitano Renzi … ecco, il trittico (ancora in corso) decisivo per l’intera stagione di Parente ed i suoi ragazzi. Affrontato con un organico che, con l’arrivo appunto di Renzi, iniziava finalmente ad essere più definito, con il solo (non di poco conto) rebus se tagliare Carter per un esterno, con annesso mutamento di assetto in corsa. Lì la dea bendata pare non fosse d’accordo e, sempre con il consueto occhio di riguardo per Trapani, ci ha messo del suo, proprio alla vigilia della gara interna contro la Stella Azzurra Roma, a dir poco cruciale … ecco il forfait di Carter, colpito da un violento virus influenzale. Seguito dall’espulsione frettolosa di Mollura (per somma di tecnico ed antisportivo), che di fatto lascia i granata senza due giocatori negli spot sotto canestro. Ma i granata, pur non brillando, giocano con intensità, comandano per tutto il match, slavo complicarsi la vita nel finale che fanno diventare pericolosamente punto a punto ma, complice qualche amnesia di Roma, portano a casa la vittoria (73-69) e, soprattutto, il 2-0 negli scontri diretti che, nel malaugurato caso di poule retrocessone, diventa un fattore determinante, portandosi dietro i punti conquistati con le compagini del proprio girone. Una Roma oltretutto in gran forma, reduce com’era da ben quattro successi consecutivi (poi diventati 5 su 6 nel post Trapani). Da segnalare che Renzi chiuderà con 17 punti e, di fatto, le triple ed i canestri dalla media che decideranno l’incontro. Si pensa ad una settimana tranquilla in vista della trasferta di Rieti, altrettanto decisiva, ma il venerdì che la precede ecco l’inaspettata doccia fredda, frattura da stress all’alluce per Mollura e capitano fuori per un bel po’! … e con Carter sempre fuori, costretto al ricovero per gli strascichi dell’influenza! … insomma, quanto basta ad ammazzare emotivamente, e non solo, anche il più coriaceo dei lottatori. Ed invece, in un ambiente caldo, contro una diretta concorrente, Stumbris e soci mantengono fede alla regola di battere le avversarie in lotta con loro per la salvezza e, fornendo una prestazione di grande applicazione e cuore, sbancano Rieti per 66-75, vendicando la sconfitta a tavolino dell’andata che rimane una beffa atroce, senza la quale i granata forse sarebbero già salvi. Sugli scudi ancora una volta Renzi con 21 punti e tanti canestri d’antologia, portando a scuola a turno i vari Rotondo, Paci e Tucker. Come al solito, grande mattone anche da parte di Stumbris (sempre più prezioso in ogni parte del campo) e del miglior italiano del girone, Massone. Trapani ovviamente non ribalta lo 0-20 ma tiene a distanza Rieti e le altre, ed aggancia Latina, di fatto occupando al momento l’ottavo posto. Adesso il trittico di fuoco si chiude con la Juvi Cremona al PalAuriga, altro match da vincere senza se e senza ma, perché seguiranno poi due gare dal pronostico chiuso come Torino e Vanoli Cremona, e poi di fatto “basterà” vincerne una tra la trasferta di Latina e l’ultima a casa contro Piacenza. Il dubbio rimane sull’assetto definitivo di Trapani. La reazione emotiva nell’immediato può essere anche prevedibile, per un gruppo coeso, ma alla lunga far fronte a questa situazione d’emergenza diventa un macigno. Così la disperata ricerca del nono posto, proprio per evitare strascichi pericolosi, oltretutto in una situazione di rotazioni ridotte all’osso. Difficile pensare che Carter si ristabilisca presto, per un americano che a prescindere ha convinto poco e la cui coesistenza con Renzi sarebbe comunque complicata. Più logico pensare ad una presa in settimana (o da qui a breve) ma di chi? … una guardia straniera cui possa affidarsi il pallone quando i giochi sono rotti, ma con relativo cambio di assetto che preoccupa non poco coach Parente? … o un lungo USA “vistato” (o comunitario), data la cattiva novella di Mollura? … senza, così, toccare il perimetro che sta garantendo equilibrio alla causa. In ogni caso, bisognerà fare i conti con quanto offre il mercato dei “vistati” / comunitari e, soprattutto, con le possibilità della Società, che non vive certo momenti di gloria. La sicurezza è il condottiero, coach Daniele Parente ed i suoi ragazzi, che hanno dimostrato la tempra per non abbattersi dinanzi agli ostacoli più difficili … e che hanno già vinto due delle prime tre gare da dentro o fuori, pur arrivandovi con l’organico e l’assetto funestato dagli imprevisti.
Salvatore Barraco