Prima giornata di campionato che ha visto i granata di coach Parente avere la meglio nel derby casalingo contro Agrigento, e casella dei punti subito colorata. In un campionato in cui ogni singola vittoria risulterà decisiva verso il traguardo di una tranquilla salvezza che, stante la formula con 5 retrocessioni, non può che essere l’obiettivo stagionale. Stranamente (per gli standard di questo torneo) le sicurezze sembrerebbero arrivare dalla pattuglia degli italiani, con il trio da quintetto Massone, Romeo e Mollura che garantiscono una certa affidabilità di prestazioni, atteggiamento, spessore per la categoria … e Trapani pare abbia pescato bene pure dalla panchina, con Tsetserokou e Dieng che tengono il parquet alla pari dei “titolari” … i due U.S.A, di contro, devono ancora completare il quadro, chi per un verso chi per l’altro … Carter appare, al momento, arrugginito e macchinoso, non certo un fattore in post basso, forse anche per via di un’annata in cui ha giocato poco, ma le sensazioni dicono che il tempo che ci sta mettendo ad incidere non sia un buon segnale … Jenkins di sicuro ha talento e capacità di crearsi il tiro da sé ma, finora, è sembrato più sfacciato nei primi due quarti ed un po’ meno quando contava davvero, lasciando i palloni caldi ai suoi compagni … e questo alla lunga Trapani non può permetterselo … forse sta pesando l’esordio europeo in una lega di spessore, ma in questo caso c’è un po’ più di ottimismo nell’aria … di certo dal loro inserimento nei meccanismi di squadra passeranno parte delle fortune di Mollura e soci che non potranno per tutto il campionato mascherare il mancato apporto dei colored con quintetti piccoli, atipici che, si vero, spesso hanno fatto le fortune di Trapani nel recente passato (ed anche all’esordio stagionale), per ovviare a situazioni di emergenza … ma il fatto è che ci si augura che non si affronti né emergenza fisica né, ancor di più, “tattica” … altro conto è invece avere qualche asso nella manica da buttare sul parquet di tanto in tanto … andando più propriamente al livello di questo girone verde di A2, va detto che l’obiettivo salvezza sembra alla portata dei ragazzi di coach Parente … vero è che alcune formazioni sembrano poter fare campionato a sé … tra queste, sicuramente Cantù di Meo Sacchetti e Ugo Ducarello, l’espertissima (forse un po’ troppo old?) Treviglio, la retrocessa Vanoli Cremona, loro le vere regine che punteranno al piano di sopra … squadre profonde, esperte, con talento diffuso nel roster … poi alcuni teams che partono subito dietro, come Assigeco Piacenza, Casale Monferrato, Torino dell’ex Taflaj … roster che, se trovano determinati equilibri, possono inserirsi nelle posizioni più di vertice, sfruttando qualche inciampo di troppo delle cosiddette predestinate (Treviglio potrebbe faticare più di quello che i pronostici le attribuiscono) … poi è piena bagarre … esercizio inutile stilare valori assoluti tra le varie Trapani, Rieti, Juvi Cremona, Latina, Stella Azzurra Roma, Urania Milano ed Agrigento … è chiaro che i roster delle predette lo permetterebbe ma, in un contesto così equilibrato, i reali elementi che determineranno la storia di queste squadre, beh saranno ben altri, la famosa quadratura del cerchio da trovare il prima possibile e, soprattutto, nella miglior misura possibile … gli scorsi tornei ci hanno dimostrato come squadre pronosticate da salto di categoria, poi alla fine si sono perse in campionati desolanti (Orzinuovi dello scorso anno su tutti) … e squadre sulla carta meno citate, alla fine fare dei campionati di vertice (Eurobasket di due stagioni fa) … la stessa Trapani dello scorso anno che, visti gli infortuni a catena, avrebbe potuto patirli seriamente, trovare invece dalle difficoltà linfa per sfiorare alla fine i play-off! … anche le prime giornate di questa nuova A2 hanno visto Trapani lottare, in SuperCoppa, punto a punto (e forse meritare) contro la corazzata Cantù … Agrigento perdere solo sul finale contro la Vanoli Cremona … e la Stella Azzurra cedere all’overtime contro Treviglio … per dire quanto sia contata anche la vittoria nel derby d’esordio che non era affatto scontata, e peserà, in un campionato dove si dovrà fare per nulla affidamento a tabelle preordinate ma, al contrario, ogni gara sarà dall’esito incerto e da sudare … già scommettiamo che una squadra delle meno accreditate si inserirà, come la storia insegna, nei piani nobili della classifica … ed allora puntare su sé stessi, trovare quell’anima garibaldina che non potrà che connotare un roster, come Trapani, mediamente davvero giovane … sfruttare i quintetti atipici (anche sul finire di match) per mettere aggressività in difesa (e “cambiare” su tutti) e dare imprevedibilità in attacco, senza riferimenti di accoppiamento per gli avversari … quella “garra” ormai collaudata dalla gestione Perente, mettendo però nel motore quei cavalli che i due americani dovranno tradurre a suon di prestazioni, e di costanza delle stesse, soprattutto.
Salvatore Barraco