Prestazione nel complesso soddisfacente, quella del Trapani a Sant’Agata, nel quadro del primo turno di Coppa Italia Dilettanti.
Ma, in vista dell’esordio in campionato di domenica prossima in casa con il Ragusa, è apparso anche evidente che alcune cose sono ancora da mettere a punto, nell’ottica di una generale crescita di squadra.
La rotonda vittoria per 3-0 (Sabatino, Cangemi e Gagliardi gli autori dei goal), oltre a darci il passaggio al turno successivo in Coppa, ci ha mostrato una squadra che sul piano dell’atteggiamento mentale, dell’approccio alla gara, ha risposto nel modo migliore.
Si vedeva in modo chiaro che i granata erano concertati e determinati a fare loro la partita, senza indugi e tentennamenti di sorta.
Sotto questo aspetto, atteggiamento da 8 pieno.
E se da un lato ha funzionato molto bene l’occupazione della metà campo avversaria, con la riconquista della palla in mediana e con l’immediato avvio della manovra d’attacco, dall’altro qualche sbavatura di troppo in difesa, sia sugli esterni (Pipitone e Morleo) che nei centrali (Redondi) si è notata.
A tal proposito, c’è da dire che i nostri due esterni difensivi, impegnati da Miccica e dall’ex Didomenicantonio, il migliore dei suoi, non hanno ricevuto grosso aiuto dalle mezze punte esterne, Bollino e Gagliardi, in fase di non possesso, essendo questi ultimi poco portati a scalare e pressare al limite della nostra area, essendo essenzialmente due punte.
Il problema del 4-2-3-1 è proprio questo:
ci costringe a giocare con tre Under ed un solo Over in difesa, dovendo peraltro adattare ad un ruolo non suo Pipitone, che è più attaccante di fascia che terzino e senza grosse coperture da parte degli esterni d’attacco.
E così qualche cross degli avversari dal fondo ci ha creato qualche apprensione, che però è rimasta tale, vista la scarsa incisività offensiva dei padroni di casa.
Per converso, oltre ad un Sabatino dominatore in difesa e protagonista anche in attacco, abbiamo notato una buona incisività di Cangemi e Marigosu e buoni spunti sia di Bollino che di Gagliardi, quando si è trattato di entrare in area avversaria, oppure di mettere dei palloni in mezzo all’area per i compagni.
In mezzo al campo, Acquadro ha catturato e giocato parecchi palloni, peccato invece che sia Cocco nel primo tempo, che Samake nella ripresa non siano entrati nel vivo del gioco, senza avere avuto occasione di concludere a rete.
Più volte nella ripresa abbiamo tentato di ripartire in contropiede, attaccando gli spazi alle spalle della linea di difesa dei padrini di casa.
Ma senza esito. È andata meglio quando al 75.mo siamo passati al 3-4-2-1 e non è un caso che il terzo goal sia arrivato a seguito di un attacco alla profondità di Samake, che ha messo in mezzo un pallone, smanacciato prima dal portiere e poi corretto in rete dal l’accorrente Gagliardi, che seguiva l’azione dal lato opposto.
Buoni segnali, dunque, frammisti ad aspetti tattici e della forma dei singoli ancora da migliorare, che mi fanno propendere per un 7,5 come voto complessivo alla prestazione di squadra, chiaramente con margini di miglioramento ulteriori ed evidenti.
Ci vorrà infatti ancora un po’ di tempo, perché i più strutturati, come Kragl ad esempio, raggiungano la migliore condizione di forma e dopo probabilmente vedremo il repertorio completo di questa squadra, che potenzialmente ha già fatto intravedere cosa potrá fare a rodaggio ultimato.
Per adesso, teniamoci le cose positive viste ieri sera a Sant’Agata ed attendiamo con impazienza l’esordio in campionato. Abbiamo un obiettivo da raggiungere e sappiamo tutti qual è.
Le Arpie preparano la sfida al vertice contro Cassano Magnago
Dopo le fatiche straordinarie dell’ultimo scorcio di stagione (tre gare in otto giorni), la AC Life Style Handball Erice torna a vivere una settimana-tipo. Giornata