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Salvezza per la 2B Control. Orologio … con obiettivo play-off!

Vediamo che è successo nell’ultimo, intenso, periodo per la Trapani della palla a spicchi. Partiamo dal doppio turno casalingo contro Treviglio e Assigeco Piacenza che Trapani affrontava con evidenti difficoltà d’organico, via via aggravatesi in corso d’opera. Fuori infatti il rookie Childs (operato al menisco ed in attesa di ristabilirsi), i granata iniziano la gara contro Treviglio con la consueta banda bassotti (quella per capirci che aveva vinto le due gare precedenti, in casa contro Bakery Piacenza e fuori contro Casale Monferrato) ed il solo Biordi sotto le plance. Trapani dimostra ancora una volta grande cuore, sfrutta a dovere la sua estrema atipicità, gioca penetra e scarica e, grazie ad una serata da 40% dai 6.75, batte i ben più quotati avversari che, oltretutto, hanno avuto un ex di giornata, Miaschi, in gran spolvero, ben oltre il ventello. Superiori ancora una volta alla sfortuna che, con una brutta caduta, toglie dall’ultimo quarto e mezzo pure Igor Biordi dalla contesa, per una caviglia in disordine. Zero lunghi, cinque piccoli ed altri due punti. Fondamentali perché conquistare almeno una vittoria, nel doppio turno casalingo, era d’obbligo per affrontare sereni uno spezzone di campionato che già si prevedeva d’emergenza, e con tanti impegni ravvicinati. Incombe così l’altra gara al PalaConad, contro Assigeco Piacenza. Nell’immediato pre partita si tocca l’apice delle disgrazie (già non poche) granata. Totalmente, come detto, senza lunghi, almeno rimanevano i piccoli a fare quel basket corri e tira che, sorprendendo un po’ gli avversari, aveva prodotto ben tre successi. Beh, ai controlli di rito, vengono fuori le positività di Massone e Tomasini. Di fatto, gara persa in partenza, con 5 uomini fuori (se consideriamo il lungodegente Palermo che sarebbe anche il playmaker titolare della squadra!). Parente getta così nella mischia gli under più i 4 senior a disposizione. Longo in quintetto e tanti minuti per Minore e soci. Nei primi due quarti e mezzo, Trapani riesce a fare l’unica cosa che poteva concederle una chance, iniziare bene e prendere fiducia, dato che non poteva essere partita certo di rimonta. Paga qualcosa in termini di centimetri ma, dall’altro lato, può accoppiarsi e cambiare su tutti, mettere enorme pressione sulla palla ed, in attacco, cavalcare transizione ed uno contro uno fronte a canestro, contro avversari meno dinamici. Partita garibaldina e quando, nel quarto periodo, Piacenza la riapre e passa avanti … tutti al PalaConad capiscono che questi ragazzi non possono avere pure la forza interiore di ribaltarla nuovamente … ma è invece proprio quello che succede, con Guaiana e compagni a portarla incredibilmente a casa, con un super Romeo da 32 punti. Apoteosi, per una gara che di certo passerà alla storia recente della Trapani a spicchi. Non foss’altro per i 6 trapanesi (di provincia almeno) a costituire l’ossatura della squadra, con l’aggiunta dei 4 senior rimasti a Parente. Il quale dirà di essere semplicemente costretto a giocare con 5 piccoli, cosa rarissima a questi livelli. Pressione difensiva, e campo aperto in attacco, vengono esasperati, cogliendo un bel po’ di sorpresa gli avversari, ed i granata portano a casa il doppio turno casalingo, con la salvezza di fatto per l’80% in tasca.  Piacenza che viene messa ulteriormente dietro in classifica e con lo scontro diretto che recita 2-0! Copia incolla delle gare precedenti, sotto nel punteggio nei minuti finali e colpo di coda in extremis, sfruttando a proprio favore una situazione tattica che, in astratto, poteva penalizzare Trapani ma che, giocando alla garibaldina e con la banda bassotti, si è rivelata di segno favorevole, decisivo, sorprendendo ancora una volta avversari di spessori, colti di sorpresa da tanta aggressività difensiva e intraprendenza e velocità in attacco. Ancora una volta col 40% da tre. Insomma, poteva essere una situazione di grave difficoltà ed, invece, la squadra trova due vittorie e si mantiene in ambito playoff, con qualche punto di distanza su diverse squadre in lotta per evitare il peggio. Trapani poi, uno alla volta, recupera prima Tomasini e poi Massone, negativizzatisi, ma ha di fronte un vero e proprio tour de force, ulteriore, con diverse gare ravvicinate, le due trasferte consecutive di Biella e Torino e la gara casalinga contro la capolista Udine. Va da sé che ne vengano fuori tre sconfitte, vuoi per il valore o le motivazioni degli avversari, vuoi perché i ragazzi granata di energie non ne hanno più ed i miracoli son finiti, così forse è saggio mettere in conto che di punti non se ne faranno in questo trittico, forti però della tranquillità di classifica assicurata dai sorprendenti successi precedenti. Così arriva il match “on the road” contro Capo D’Orlando, in piena lotta per la salvezza, a dir poco “caldo”. Soprattutto per le motivazioni dei paladini, di fatto costretti a vincere. Per Trapani si tratta invece di una sorta di spartiacque. Espugnare quel parquet (tutt’altro che facile) vorrebbe dire salvarsi matematicamente e giocare per i play-off, perdere invece equivarrebbe a rinunciare alla post season e di fatto non avere più obiettivi, avendo la salvezza comunque virtualmente in tasca. Che sia chiaro, con quel che è successo ai granata, sarebbe già una sorta di mezzo miracolo. Sarebbe così anche comprensibile, per i ragazzi di coach Parente, mollare un attimo emotivamente … ma ciò non fa parte del dna di questo gruppo e, trovando energie ulteriori e cercando di non arrendersi all’evidenza, Trapani riesce a sbancare anche Capo d’Orlando, per 76-74, ancora una volta dimostrandosi più intensa e lucida nel finale punto a punto, che la vedeva sotto nel punteggio. Con Taflaj che bissa il ventello contro Udine e abbatte il canestro avversario con una pioggia di bombe, da ex. Le buone nuove arrivano anche, finalmente, dai recuperi di Childs e Biordi che giocano, nel derby, meno di 20’ ciascuno ma ridanno un senso alla parola rotazioni, dopo tempo innumerevole degne di tal nome. Ora inizia l’appendice dell’orologio (4 gare, incrociando le sorelle del Girone Rosso, nello specifico Forlì, Chieti, San Severo ed Eurobasket Roma) dove Trapani lotterà per l’accesso ai play-off, con una serenità tale che potrebbe aiutarla a giocare più leggera, ben consapevole che il proprio è stato già fatto. Con un ritrovato Childs (lungo da doppia doppia di media in stagione regolare), praticando quel basket per cui la squadra era stata pensata e costruita ma, a differenza degli ultimi tempi, con un centro che protegga l’area e che sia riferimento in attacco nel pitturato. Avendo così alternative tattiche e non essendo costretti a giocare soltanto piccoli. La post season sarebbe il giusto coronamento per dei ragazzi encomiabili che si sono dimostrati uomini di spessore, andando ogni volta oltre gli ostacoli via via presentatisi … e proprio in virtù di ciò, non v’è dubbio che vi vorranno accedere e lotteranno per raggiungere anche questo obiettivo! … finale ancora da scrivere, si parte … allacciate le cinture!

Salvatore Barraco