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Stavolta il Trapani non si accontenta: un Caterpillar travolge la Vibonese!

La giornata numero 23 potrebbe essere stata quella della svolta, forse decisiva, per il Girone I della Serie D. Una giornata durante la quale non sono certo mancati colpi di scena e ribaltoni. E’ avvenuto tutto e il contrario di tutto. Lo spazio di appena 45′ ha praticamente cambiato il corso di un campionato. Ma andiamo con ordine. Il Trapani ha compiuto senza dubbio un importante passo verso la promozione tra i professionisti grazie al successo ottenuto in rimonta in casa della Vibonese. Contestualmente il Siracusa è caduto in casa dell’Igea Virtus permettendo ai granata di allungare in vetta: +4 sul Siracusa, +7 sulla Vibonese, con una gara in meno rispetto ad entrambe. Questo è il resoconto al 90′, ma alla fine dei primi tempi la storia sembrava aver preso una piega ben diversa, anzi opposta.

Vibonese in cattedra. La Vibonese l’aveva detto e ha provato davvero a farlo con tutte le sue forze. Voleva a tutti i costi riaprire il campionato infliggendo la prima sconfitta al Trapani. Per un’ora di gioco sembrava che la squadra di Buscè potesse davvero raggiungere l’obiettivo. Avanti di ben due reti alla fine della prima frazione, grazie ai gol di Favetta (davvero forte questo attaccante ex Siracusa) e di Ciotti, aveva effettivamente sovrastato l’imbattuto Trapani con un pressing costante in tutte le zone del campo. Le due formazioni sembravano andare a due velocità differenti: aggressiva, scattante e tatticamente organizzata quella rossoblù; molle, lenta e priva di idee quella granata. Un Trapani sceso in campo con atteggiamento eccessivamente prudente per una squadra con il suo potenziale. Un po’ come si era verificato in quel di Siracusa, quando sembrò accontentarsi del nulla di fatto anziché provare ad azzannare gli avversari e portare via i tre punti. Allora il Siracusa non riuscì ad affondare i colpi e finì 0-0. Stavolta, invece, la brillante formazione vibonese è riuscita a colpire alle prime due vere occasioni costruite. Questo ha costretto il Trapani a scoprire le sue carte e giocare la seconda frazione con ben altro spirito e atteggiamento. Immaginiamo che durante l’intervallo il Presidente Antonini si sia telefonicamente fatto sentire, eccome! Fatto sta che il Trapani del secondo tempo è stato rivoltato come un calzino nel suo reparto offensivo. Fuori Sartore e Sbrissa, dentro due attaccanti di ruolo come Convitto (il fresco ex) e Bollino (il redivivo). In questo modo Cocco non si è trovato più da solo a lottare con la retroguardia avversaria ed ha potuto sfruttare gli spazi maggiori che inevitabilmente si sono creati. Tanto più che alle loro spalle è rimasto pure Kragl. Un Trapani quindi decisamente a trazione anteriore. Ma ci voleva proprio star sotto per 2-0 per compiere una scelta del genere?

Caterpillar Trapani. Comunque meglio tardi che mai, come si dice. In poco più di mezzora, come un Caterpillar che si rispetti, il Trapani si è abbattuto sui resti della Vibonese. Segnando ben cinque gol e fallendone qualche altro. Roba da non crederci, dopo l’opaco primo tempo. Bisogna anche onestamente ammettere che a quel punto la Vibonese, che aveva speso tantissimo sul piano fisico, è indubbiamente calata anche in lucidità. Infatti il gol del 2-1 è stato causato da un erroraccio di Onraita, che ha in pratica liberato al tiro Convitto. Mentre il provvidenziale rigore del pareggio, 9 volte su 10 non te lo danno, specie fuoricasa, perché il difensore in scivolata sembra aver preso nettamente la palla. Ma anche il 2-3 è nato da uno svarione della difesa rossoblù. Rimane però l’indubbio grande merito del Trapani di aver creduto nel ribaltone e aver finalmente messo in campo gran parte del suo enorme potenziale. Una squadra del genere non può mai accontentarsi a priori. Nel recupero c’è stata anche gloria per il portiere Ujkaj capace di respingere il rigore calciato da Tandara. Un 2-5 che ha fatto indubbiamente tanto rumore, lanciando un messaggio chiaro e forte soprattutto al Siracusa che infatti, apprese le notizie giunte da Vibo, non a caso ha finito per cedere le armi alla ben più modesta Igea Virtus, perdendo per 1-2 dopo essere passato in vantaggio. Vedremo già dalla prossima giornata la portata del contraccolpo psicologico per gli aretusei.

Akragas. Il Trapani adesso tornerà a giocare tra le mura amiche per affrontare l’Akragas, che non vive un bel momento di forma. Reduce per com’è dalla brutta sconfitta interna per 0-2 contro il Ragusa e scivolato nell’anonimato della decima posizione in classifica. Formazione, quindi, senza molti stimoli, se non quelli di poter fare un dispetto alla capolista dopo le polemiche che hanno fatto seguito alla gara di andata. Sulla carta la gara più difficile dovrebbe averla il Siracusa, che ospiterà la LFA Reggio Calabria ed almeno sul piano tecnico rappresenta un ostacolo più probante. Mentre la Vibonese, raccolti i cocci dopo la netta sconfitta, dovrebbe rifarsi agevolmente a Castrovillari.

                                                                                                                           Massimo TANCREDI