Un Trapani finalmente in versione “Caterpillar” ha surclassato per 5-1, in maniera inaspettata, quella che si era presentata al Provinciale da seconda della classe, ovvero l’Audace Cerignola. Peraltro seconda con pieno merito. Un dato su tutti può renderne l’idea: la squadra di mister Raffaele in tutte le precedenti nove partite aveva subito cinque gol, non subendone nelle ultime quattro; lo stesso numero quindi subito dai granata in soli 90’. Il dato è certamente significativo, anche perché l’Audace Cerignola ha ugualmente tentato di giocare la sua partita, non mollando di un centimetro. Dimostrando personalità e buon calcio. Ma contro un Trapani così ispirato, capace di costruire altre palle gol senza realizzarle, non avrebbe potuto onestamente fare molto di più. Perché quando Silvestri e compagni riescono a scendere in campo con la testa giusta, ben poche squadre possono reggerne l’urto. Peccato, ed è proprio questo il difetto più grande evidenziatosi finora, che questo non avvenga con regolarità. Il Trapani così è balzato a quota 17 in classifica, a cinque lunghezze dal capolista Benevento (che si è imposto per 3-0 sul Sorrento in trasferta). Un Benevento che nelle ultime giornate sembra aver trovato la quadratura e a suon di gol si è lanciato verso il primo vero tentativo di fuga della stagione. La corsa è però ancora molto lunga e alle sue spalle non sono poche le formazioni che cercheranno di riagguantarlo. Lo stesso redivivo Avellino, ad esempio, che dopo aver cambiato guida tecnica e staff dirigenziale, ha trovato di colpo nuova linfa e adesso ha cominciato a macinare successi, gol e punti (quattro vittorie di fila). Insomma un campionato che come era nelle premesse promette colpi di scena frequenti, ribaltoni e diverse pretendenti al primato. Vedremo se tra queste resisterà anche il Trapani, che per volere del suo presidente Antonini dovrebbe lottare sino alla fine. Un presidente che dopo l’esaltante successo di domenica non le ha mandate a dire ai suoi calciatori. Evidentemente bruciano ancora i troppi punti persi contro avversarie più deboli. In effetti, come non rammaricarsi per i tre rigori falliti fra Taranto e Juventus Next Gen che avrebbero probabilmente fruttato quattro punti in più, fossero stati realizzati. Ma anche le partite con Sorrento e Messina avrebbero potuto avere ben altro esito se solo il Trapani fosse sceso in campo con il piglio visto in gare vinte, come quella di Potenza o con la Turris in casa. Sembra invece soddisfatto Antonini del lavoro fin qui svolto dal tecnico, Salvatore Aronica. Il quale dal suo avvento in panchina ha inanellato otto risultati utili consecutivi, quattro vittorie e quattro pareggi. E oggettivamente anche migliorato in maniera significativa il gioco della squadra. L’ultimo step da raggiungere sarà quello della continuità di rendimento. Alternare grandi partite ad altre deludenti non porterebbe a nulla di concreto. Specialmente adesso che tutte le pretendenti alla vittoria finale hanno preso a macinare punti. Il campionato sta entrando ora nel vivo e in modo particolare il Trapani nelle prossime tre giornate dovrà dare prova di competitività. Nello spazio di nove giorni sarà chiamato ad affrontate il Monopoli in trasferta (18 punti finora), l’Avellino in casa (16 punti) e il Giugliano fuori (17 punti). Tutte formazioni che veleggiano nelle parti nobili della classifica e che serviranno a mettere a dura prova le ambizioni dei granata. Ciclo certamente terribile sulla carta, ma al tempo stesso stimolante.
Massimo TANCREDI