Il Trapani riprende il cammino da squadra di potere, mentre Siracusa e Vibonese nello scontro diretto si fanno del male, partorendo un pari frizzante (2-2) ma che alla fine le scontenta tutte e due. I granata salgono a 41 punti, mentre Siracusa e Vibonese vanno rispettivamente a 37 e 36 punti. Un primo tentativo di vera fuga? Lo capiremo presto. Sul neutro di Ravanusa, il Trapani contro il Licata ha imposto la propria superiorità con la calma, la sicurezza dei forti e quella determinazione che in alcune delle ultime partite era mancata. Si è visto sin dai primi minuti che Kragl e compagni stavolta avevano in testa sempre e solo un risultato, la vittoria ad ogni costo. La proiezione offensiva è stata pressoché costante per tutti i 90’. E’ parsa subito chiara l’intenzione di riuscire a sfruttare lo scontro tra le altre due rivali. Senza Cocco, ancora convalescente, senza gli ultimi partenti Redondi, Calafiore e soprattutto Gagliardi, il Trapani ha confermato di disporre di un organico che gli consente comunque soluzioni varie e tutte di garanzia assoluta per la categoria. Così hanno trovato il loro spazio Mascari e Samake in attacco, Palermo a centrocampo e Guerriero in difesa. Eppure la squadra non ne ha risentito più di tanto. Il risultato di Ravanusa ridà sicurezza e tranquillità alla panchina di Torrisi, al gruppo e a tutto l’ambiente, dopo i dubbi legittimi che stavano cominciando ad affiorare per le opache prestazioni con Acireale, San Luca e Portici, nonché quella rinunciataria di Siracusa. Insomma, un successo, un altro successo preziosissimo, con la firma di un Kragl tuttofare. Licata osso duro. Quando questa squadra scende in campo con la voglia di fare la partita, finisce per dominare con relativa facilità qualsiasi avversaria. Il Licata di Pippo Romano del resto non era nemmeno l’ultimo arrivato, presentatosi alla sfida con un apprezzabile quinto posto e l’imbattibilità interna (5 vittorie e 2 pareggi). Anche la prestazione dei gialloblù è stata comunque gagliarda, non disdegnando alcune pericolose scorribande offensive con ficcanti azioni di rimessa. In una di queste hanno perfino trovato il momentaneo pareggio sul finire del primo tempo, sfruttando una disattenzione imprevedibile della retroguardia granata. Sabatino e Guerriero si sono fatti superare di testa da Saito, mentre Ujkaj ha fatto il resto andando a cercare di respingere il pallone con le due mani aperte, con il risultato di accompagnarlo invece in porta, probabilmente disturbato dal sole in faccia. Ma anche prima il Licata aveva messo in difficoltà la difesa del Trapani. In un’ occasione Acquadro aveva rischiato l’autogol, nell’altra aveva salvato una scivolata di Sabatino in recupero. Sul corner seguente un colpo di testa di Minacori aveva sfiorato il palo. Quindi un Licata che si è molto difeso, ha subìto il prepotere del Trapani in mezzo al campo, ma non ha fatto da vittima sacrificale. E questo assegna alla vittoria del Trapani un significato ancora più rilevante. Se vogliamo l’unico aspetto che possiamo considerare parzialmente negativo può essere il fatto che i due gol di Kragl e Ba siano giunti ancora una volta da calcio piazzato e non su azione manovrata. Ma ormai questa è da considerare quasi una caratteristica tecnica ben precisa del Trapani, che avendo ottimi tiratori è giusto che sfrutti a dovere. Eccellente la punizione del tedesco da distanza siderale per l’1-0 e sugli sviluppi da calcio d’angolo il gol di testa del ragazzo del Mali. Prossimi turni. Alla fine del girone di andata sono rimaste ormai soltanto due partite. La prima è quella da giocare al Provinciale contro la Gioiese domenica 17 dicembre, la seconda sul campo del Sant’Agata nel turno infrasettimanale di mercoledì 20 dicembre. Salvo clamorose sorprese il Trapani ha tutte le possibilità di, quantomeno, mantenere lo stesso vantaggio attuale rispetto alle inseguitrici, se non addirittura aumentarlo. La gara con la Gioiese ormai in evidente disarmo sembra una partita già segnata. La società calabra nelle ultime due giornate ha schierato una formazione giovanile e non più quella titolare per i noti problemi economici. Rinunciando di fatto ad ogni velleità di salvezza. I risultati ottenuti parlano chiaro: 0-6 sul campo del Sant’Agata e 1-4 nella partita interna contro il Ragusa. La classifica è impietosa con i soli 4 punti ottenuti e l’ultimo posto con il Castrovillari. Altro caso evidente di come si può falsare un campionato senza che nessuno muova un dito per garantirne la ben che minima regolarità. In un girone dove poi ci sono formazioni come Trapani, Siracusa, Vibonese e Reggina che hanno investito tanto denaro per cercare di sbarcare il lunario, mentre altri sono pronti a mollare alla prima difficoltà o al primo obiettivo sfumato. Di ben altro spessore invece la sfida con il Sant’Agata, che è formazione costruita in sede di mercato estivo con l’intento di ben figurare e strappare magari un posto nei playoff. Un indice di difficoltà che per il Trapani dovrebbe avvicinarsi molto a quello della gara appena vinta contro il Licata. Le due formazioni si sono già affrontate in stagione nel primo turno di Coppa Italia. Vinse il Trapani con un netto 3-0. Se volgiamo lo sguardo verso le avversarie quella che sembra avere il calendario un po’ più difficile è il Siracusa che dovrà prima giocare in trasferta contro l’Akragas, per poi chiudere il girone di andata ospitando il Real Casalnuovo (attuale quarta forza del campionato). Più in discesa, ma non troppo, le gare che attendono la Vibonese, domenica in casa contro il Portici e mercoledì fuoricasa contro il Licata. Eppoi ci sarà spazio per il mercato. Il Trapani sembra destinato ad esserne ancora più che mai protagonista. Vanno infatti subito rimpiazzati i giocatori che sono appena partiti con altri di valore che possano, ove possibile, migliorare sensibilmente un organico comunque già forte e assortito. Un nome su tutti tra quelli in entrata potrebbe essere Sarao in uscita da Catania e dato molto vicino a vestire il granata già nelle prossime ore. Massimo TANCREDI
Trapani chiude l’andata superando Sassari. Final eight da secondi.
Dopo aver perso, on the road, in quel di Venezia, i granata conquistano il secondo posto in classifica (utile ai fini della griglia delle Final