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27-8-19 Forza Trapani è anche Online

Trapani, dopo l’autocritica le decisioni conseguenti . . .

Il presidente Antonini per la prima volta ammette pubblicamente di avere commesso degli errori nelle scelte strategiche di questa stagione sportiva. Per rimediare si cercano figure carismatiche simili a quella di coach Repesa nel basket ed il primo nome è quello di Giuseppe Pavone come nuovo D.S. Probabile l’arrivo di un nuovo tecnico al posto di Aronica ed il ritorno di alcuni calciatori della scorsa stagione, uno su tutti: Alberto Acquadro.

Non mi erano piaciute per niente le dichiarazioni del Presidente Antonini, rilasciate nel post gara di domenica scorsa, secondo le quali le colpe della sconfitta casalinga con il Benevento non erano nostre ma di qualcun altro: dell’arbitro e dei poteri forti, che non vogliono che il Trapani possa competere per la promozione diretta ma sia condannato a passare per i play off e che quindi, in ossequio a tale disegno, avrebbero “truccato” sia la gara di domenica scorsa che il campionato in generale, onde favorire le avversarie, in danno dei granata.

Insomma, anche in questa occasione mai un’assunzione di responsabilità sul rendimento di quest’anno della squadra granata, indubbiamente sotto le aspettative e sulla sconfitta contro la capolista, causata invece, a mio avviso, da autentici “regali” dei nostri calciatori agli avversari, in occasione dei due goal subiti, dalla loro incapacità di chiudere il match sullo 1-0 ed anche dai cambi che a metà ripresa Aronica ha deciso di effettuare, rivelatisi in realtà controproducenti.

Poi però, a circa 24 ore da quelle dichiarazioni forti, nel corso della trasmissione sportiva del lunedì sera dell’emittente tv, di cui è proprietario, il Presidente, intervistato in diretta, non solo ha corretto il tiro di alcune di esse ma è anche andato oltre, facendo pubblicamente autocritica.

Cosa per certi versi sorprendente, visto che non ci eravamo abituati ma che indubbiamente non può che far piacere, perché in linea con i rilievi e le indicazioni, provenienti da tempo da un po’ tutto l’ambiente granata ed espressi attraverso i social media, alcune testate giornalistiche e le critiche dei tifosi allo stadio durante la disputa delle partite.

Per la prima volta, Valerio Antonini si è assunto la responsabilità di alcune decisioni iniziali, che hanno fortemente inciso sull’andamento poco soddisfacente della stagione in corso in casa F.C. Trapani 1905.

Il Presidente, e ciò gli fa indubbiamente onore, ha ammesso innanzi tutto di avere commesso l’errore di non avere ripetuto nel calcio ciò che a livello organizzativo aveva invece fatto nel basket, affidando fin da inizio stagione ad una figura carismatica, di indubbio valore ed esperienza per la categoria di militanza, la guida tecnica della squadra, così da governare con mano sicura uno spogliatoio composto da professionisti esperti ed allo stesso tempo dando loro le adeguate motivazioni e la giusta convinzione nelle proprie potenzialità, così da raggiungere gli obiettivi ambiziosi fissati dalla società.

Per riparare a tale errore iniziale, che è quello che un po’ tutti gli osservatori gli imputavano, fin dal primo avvicendamento in panchina, il Presidente ha dichiarato di volersi affidare, dopo l’esonero del D.S. Mussi, ad identica figura professionale ma di notevole esperienza e valore, che ha già individuato ma, fino a lunedì sera, non ancora ufficializzato, anche se tutti sappiamo di chi si tratta: Giuseppe Pavone, proveniente dal Messina e con esperienze passate nel Foggia e nel Pescara, assieme a Zdenek Zeman, come allenatore.

A Pavone, neo D.S. in pectore, peraltro già presente a Trapani in occasione della gara con il Benevento, il compito di mettere mano ad uno spogliatoio, quello granata, da rigenerare sul piano delle motivazioni e dell’immedesimazione nel progetto sportivo, ma anche da integrare e/o modificare, alla luce delle necessità e delle criticità emerse in questa prima parte di stagione.

E questo è un lavoro che, oltre da una necessaria e chiara autonomia decisionale del manager barlettano, non può certo prescindere dall’apporto del tecnico, a cui bisognerà garantire altrettanta autonomia nelle scelte tecniche.

In proposito, il Presidente ha dichiarato che la posizione dell’allenatore Aronica, dopo la quinta sconfitta su sette gare disputate, è oggetto di valutazione, ammettendo che quest’anno in C, per guidare una squadra di giocatori esperti della categoria, sarebbe stato necessario affidarsi fin da inizio stagione ad un tecnico altrettanto esperto e di conclamato valore, piuttosto che ad un allenatore esordiente, privo di adeguate esperienza, personalità e capacità.

Si è infine rivelato un errore, stando alle dichiarazioni del Presidente, avere riaffidato poi la squadra ad un altro tecnico esordiente, dopo l’esonero del precedente allenatore, visto che non si è mai raggiunta quella continuità di rendimento, necessaria a supportare le ambizioni da primato della società.

Altra circostanza, questa, che gli osservatori avevano da almeno due mesi già rilevato e messo in evidenza.

È probabile quindi che, dopo l’ufficializzazione del nuovo D.S., possa seguire a breve anche quella del terzo allenatore stagionale, che sarà scelto in tutta evidenza sulla base delle indicazioni di Pavone.

Insomma, un Antonini inaspettatamente autocritico, ma anche determinato nel cercare di rimettere il Trapani sulla retta via, agendo di conseguenza rispetto agli errori, che lui stesso ha riconosciuto di avere commesso.

Tale retta via adesso si chiama “play off, possibilmente anche da secondi” e non più “primo posto”; siamo quindi in presenza di una dichiarazione, che sovverte quella precedente di inizio stagione, a mente della quale proprio l’eventualità anche di un secondo posto sarebbe risultata un “fallimento”, se rapportata al valore dell’organico messo su tra luglio ed agosto scorsi.

La novità sta nel fatto che, secondo le dichiarazioni del Presidente, tale obiettivo, sul quale da tempo più di qualcuno fra gli osservatori aveva invitato la società granata a concentrarsi, lasciando perdere le ambizioni sempre più irrealistiche da primo posto, è senz’altro ritenuto raggiungibile, qualora, e solo se, il lavoro di correzione degli errori commessi sarà condotto nel migliore dei modi e la squadra, recepita  e fatta propria questa voglia di riscatto, dia fin da subito precisi segnali di un netto cambio di rendimento, a cominciare dalle prossime gare di campionato e Coppa, la prima delle quali sabato 14 dicembre a Caserta (ore 15,00). Vedremo.

E tutto ciò appare possibile per Antonini, malgrado il campionato di serie C, ed in particolare il nostro girone, sia al momento “falsato” e non più “truccato” (ecco la correzione del tiro rispetto alle dichiarazioni di domenica scorsa) a causa degli errori arbitrali e del mancato utilizzo del VAR sui campi di gioco, così da correggere quegli errori (adesso ritenuti solo colposi e non più anche dolosi, altra correzione del tiro).

Sulla questione VAR non sono molto d’accordo, nel senso che non reputo la sua mancata adozione in serie C un’effettiva turbativa del corretto andamento del campionato, per il semplice fatto che gli errori arbitrali colpiscono tutte indifferentemente le squadre partecipanti, a meno che non si dimostri la malafede della classe arbitrale. Ed in ogni caso, se una squadra è veramente forte, lo è anche a dispetto di quegli errori. E non è una frase fatta.

Convengo comunque sull’utilità del mezzo tecnologico, quale valido strumento di ausilio alla terna arbitrale.

In ultimo, l’annuncio che è intenzione del Presidente di reinserire in organico alcuni dei calciatori, protagonisti la stagione scorsa della vittoria del campionato di serie D e poi non confermati a fine stagione.

Ciò perché, a livello di qualità morali, prima che tecniche, alcuni di quei calciatori si farebbero preferire rispetto ai pari ruolo di quest’anno.

Il Presidente non ha fatto nomi, ma il riferimento, su tutti, ad Alberto Acquadro, quest’anno in forza al Siracusa capolista in serie D, è apparso a molti evidente. 

                                                                                                                      Francesco Rinaudo