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Così il tecnico marchigiano definisce la possibile vittoria sui gialloblù di Alessandro Nesta. La partita di sabato (ore 18) è importante anche per gli ospiti, protesi ad inseguire la Serie A diretta. Assenti Ciano e Dionisi, potrebbe giocare l’ex Citro. Granata ancora senza Moscati e Del Prete

Il Trapani riprende la sua corsa verso la salvezza in Serie B dalla gara interna (a porte chiuse) contro il Frosinone. Si giocherà sabato 20 giugno alle ore 18:00 (ma perché non di sera poi?) presso lo Stadio Provinciale. 

Il Tribunale Federale Nazionale ha tolto un punto alla società granata per la vicenda legata agli stipendi di gennaio e febbraio non pagati per intero alla data prevista ai propri tesserati. Ed è chiaro come questo punto vada ancora di più a rendere difficile la rincorsa. 

Il Trapani è stato di fatto agganciato dal Cosenza in penultima posizione a quota 24. E, cosa più pesante, vede distanziarsi la zona playout. La società nelle mani di Fabio Petroni e Alivision ha annunciato di ricorrere alla Corte Federale d’Appello per cercare di riavere il punto. Ma non sarà cosa facile.

Le colpe ci sono e il Trapani è l’unica società di B ad aver subìto tale decisione. Ci si poteva e doveva pensar prima. A Castori e i suoi non rimane altro che concentrarsi sul campo, isolandosi da tutto, per cercare una rimonta che saprebbe d’impresa. Lo stesso tecnico in queste ore ha definito un’impresa persino una eventuale vittoria contro il Frosinone di Alessandro Nesta. Figuriamoci quello che sarebbe una salvezza acciuffata per i capelli. 

Ancora indisponibili Moscati e Del Prete. La partita di sabato è comunque importante per entrambe le squadre. Se il Trapani si gioca una larga fetta di speranze salvezza, lo stesso farà il Frosinone proteso ad inseguire la Serie A. 

Una gara per la quale Nesta conta di portare a Trapani tutti i giocatori attualmente a disposizione, ad eccezione di Ciano e Dionisi. Non proprio gli ultimi arrivati però. Il primo infortunato di lungo corso e il secondo squalificato. Ma nonostante queste assenze, i frusinati non possono certo piangersi addosso. 

L’organico a disposizione di Nesta è di primordine, visto che le alternative di qualità non mancano. Proprio in attacco giocherà Novakovich, mentre Ardemagni e l’ex Citro si disputeranno l’altra maglia. Il Frosinone si schiera con un classico 3-5-2, con in difesa il trio titolare formato da Brighenti, Capuano e Ariaudo. 

Il portiere titolare è Bardi. Abbondanza a centrocampo, dove c’è l’imbarazzo della scelta e dove Nesta può sbizzarrirsi in base alla forma individuale dei suoi e in base al tipo di avversario che si trova di fronte. 

Quando hai gente di primo livello per la categoria come Rhoden, Maiello, Salvi, Paganini, Beghetto, D’Elia, Vitale, Tabanelli, Gori e Haas, dove peschi, peschi bene. Se dovessimo prendere per buona la parte di campionato pre-Covid dobbiamo pure ammettere che il Frosinone non ha disputato una grande stagione, se la rapportiamo alla ricchezza dell’organico.

Non per niente non ha chiuso nei primi due posti, ma da terza forza. A 22 punti dal Benevento e a 2 anche dal Crotone. Perdendo fin qui sette partite, l’ultima delle quali in casa contro la Cremonese per 0-2. Questo vuol dire che Nesta dovrà riuscire a far cambiare marcia alla sua squadra se vorrà ottenere la promozione senza passare dai playoff. 

Naturalmente il divario con il Trapani sul piano dei numeri è abissale (47 punti contro 24 parlano da soli) e se ci limitassimo a questo dato tra le due compagini non ci sarebbe confronto. Ma quello che sta per cominciare sarà con ogni probabilità un altro campionato, dove le certezze maturate prima, adesso tornano tutte o quasi in discussione. 

Oltre alla forma atletica e psicologica dei calciatori, dovremo valutare l’impatto del giocare senza pubblico. Nel caso del Trapani senza soprattutto la presenza della sua curva, spesso decisiva per la vicinanza al campo e per il continuo incitamento nello spingere i granata ad agguantare risultati insperati. Nascondendo sotto il tappeto limiti e paturnie varie. 

Adesso invece si gioca faccia a faccia senza supporti esterni di alcun tipo. In teoria dovrebbe vincere il più forte, ma la teoria non fa sempre rima con calcio. Si sa. E in fondo noi dobbiamo proprio confidare in questo.

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