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La squadra allenata da Filippini ormai è condannata alla retrocessione, a -12 dalla zona playout. Non è bastato l’inatteso colpo esterno della giornata precedente contro la Juve Stabia per fare cambiare le cose. Il tonfo interno con il Venezia ha chiuso i giochi

Dopo la battaglia di Cosenza, il Trapani tornerà a giocare al Provinciale contro il fanalino di coda Livorno, venerdì 3 luglio alle ore 21:00. La squadra allenata da Filippini ormai ha praticamente dato l’addio alla Serie B. 

In classifica a soli 21 punti, con un ritardo di ben 12 lunghezze dalla zona playout, non aspetta altro ormai che il suggello/condanna della matematica. Lo score è disarmante con appena 5 vittorie, 6 pareggi e 20 sconfitte. 26 gol fatti e 51 subiti (il Trapani ha fatto peggio con 54, ndr). 

Non è bastato l’inatteso colpo esterno della giornata precedente contro la Juve Stabia per fare cambiare le cose. Ipotizzare una parvenza di rimonta sarebbe stato oggettivamente esercizio assai difficile, se non impossibile. E infatti solo pochi giorni dopo il Livorno è caduto nettamente in casa contro il Venezia per 0-2. Disputando peraltro una partita pessima, uscendo fuori dal match già dopo 25 minuti.

Questo farebbe pensare ad una situazione in casa Juve Stabia ben più difficile di quanto non dica la classifica. Beccare tre gol in casa da questo Livorno non è stato un bel segnale. Poi è chiaro che le partite bisogna giocarle e niente può esser dato mai per scontato. 

Quindi anche il Trapani adesso dovrà stare ben attento a non prender sottogamba la formazione amaranto, perché si tratta pur sempre di una società con una storia calcistica importante, con tanti campionati di Serie A alle spalle. L’ultima cosa che vorranno fare i giocatori amministrati da Filippini in questa fase finale sarà quella di prendere sberle a destra e a manca senza reagire. 

Anzi probabilmente, senza più l’assillo della classifica, qualche altro colpo di coda in stile Castellammare di Stabia potrebbero ancora averlo in canna. Questo deve far drizzare le antenne ai granata che non hanno altro obiettivo possibile che la vittoria.

Di riffa o di raffa, l’unica cosa che conta saranno i tre punti. Aspettando poi i risultati delle altre per sapere se conquistarli sarà servito a qualcosa. Sul piano della formazione, Castori avrà i suoi bei grattacapi che si porterà fino a pochi minuti prima dall’inizio della gara. La nota lieta è il ritorno di Pettinari al centro dell’attacco dopo aver scontato la squalifica. 

Quella meno lieta, invece, la nuova squalifica di capitan Pagliarulo. Cominciano ad essere numerosi però gli acciaccati da valutare in corso d’opera. La partita di Cosenza è stata molto dura sul piano fisico, le due squadre se le sono date di santa ragione e la sfida è stata  tiratissima fino agli ultimi secondi. 

Non ci meraviglieremmo di vedere qualche cambio di formazione proprio a causa di questo aspetto.

La partita vinta nella precedente gara interna contro il Pordenone ha dimostrato che affiancare un’altra punta di stazza a Pettinari ha dato i suoi frutti. Ci attendiamo adesso da Castori una scelta analoga per dare all’attacco quel peso che si rende necessario quando devi segnare e vince a tutti i costi. Questo potrebbe pagare ancor di più al cospetto di una difesa fragile come quella del Livorno. 

Come sempre poi sarà il campo a dirci se sarà stata o meno la scelta più giusta.

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