La vittoria roboante di Vibo Valentia consente ai granata di imporre in modo netto la loro supremazia nel girone I della serie D. Può essere la fuga decisiva per il primo posto finale e la promozione in serie C. Si attende il pubblico delle grandi occasioni domenica 28 gennaio al Provinciale ore 14,30, in occasione del derby con l’Akragas; ma attenzione a non dare ancora nulla per scontato.
La quarta giornata di ritorno, la 23.ma di campionato, ha rappresentato il primo, vero spartiacque stagionale nel girone I della serie D.
Vincendo a Vibo Valentia per 5-2, il Trapani ha piazzato un colpo probabilmente decisivo per la vittoria finale, dando un potente strattone alla classifica, cosi da scavare, grazie anche alla concomitante sconfitta della seconda, il Siracusa, in quel di Barcellona Pozzo di Gotto, una distanza importantissima fra i granata medesimi, sempre più solitari al comando e la loro più immediata inseguitrice, il Siracusa appunto, oltre che a mettere definitivamente fuori dai giochi promozione la terza forza del girone, ossia proprio la Vibonese.
Adesso i granata vantano un + 4 ed un +7 in classifica, nei confronti, rispettivamente, della seconda e della terza, che però potrebbero presto diventare addirittura un + 7 ed un + 10, considerato che Siracusa e Vibonese hanno una gara in più e quindi dovranno entrambe fermarsi per il loro primo turno di riposo in questo girone di ritorno, mentre il Trapani lo ha già osservato.
Dunque, la vittoria in terra calabra di domenica scorsa ha assunto un peso importantissimo, direi determinante, per le sorti del Trapani in questo campionato.
La serie C adesso appare davvero a portata di mano, anche perché, mentre le altre accusano delle battute d’arresto, la squadra granata si comporta da vera e propria schiaccia sassi, avendone vinte ben 18 su 20 ed essendo ancora imbattuta.
E, peraltro, non si vede quale squadra, al momento, possa ostacolarne la marcia, visto che i granata vincono praticamente con tutti, sia con le grandi che con le piccole, facendo propri sia gli scontri diretti, che le altre gare di calendario.
Ovviamente, pur se il Trapani ha di fatto messo una seria ipoteca sul primo posto finale, è ancora presto per cantare definitivamente vittoria e la stessa gara di Vibo, per come si è sviluppata, è li a ricordarcelo.
A fronte di una ripresa, giocata col piglio della squadra di rango, che mette sotto l’avversario sul piano della volizione agonistica, costringendolo nella propria metà campo, non può essere sottaciuto un primo tempo, in cui l’allenatore ha fatto giocare la squadra in modo eccessivamente prudente.
Torrisi nella prima frazione ha praticamente tenuto i suoi con il freno a mano tirato, ben deciso a replicare il medesimo atteggiamento tattico proposto a Siracusa, privilegiando la fase difensiva a dispetto di quella offensiva con l’obiettivo evidente di bloccare la gara sul pari, cercando di annullare ogni manovra offensiva degli avversari.
A Vibo non gli è andata inizialmente bene, perché, dopo essere andati in svantaggio, i granata non si sono ritrovati e non hanno saputo imbastire una manovra offensiva efficace, fatta di geometrie accurate, palla a terra, tale da potere rimetterla in parità, facendo emergere l’ormai noto vizio di fabbrica; anzi, a fine primo tempo hanno anche incassato il secondo goal.
Sembrava durissima da recuperare, ma il calcio è bello proprio per questo: regala situazioni ed esiti inaspettati, anche quando è quasi impossibile prevederli.
Così, nel secondo tempo, Torrisi ha fatto l’unica cosa che poteva fare:
fuori un centrocampista (Sbrissa) e dentro un attaccante in più (Bollino); siamo quindi passati dal 4-3-2-1 del primo tempo, che troppo spesso si appiattiva all’indietro in un lento ed impacciato 4-1-4-1, visto che i granata erano costretti a rinculare spesso e volentieri nella propria metà campo, patendo la dinamicità e la verve agonistica dei padroni di casa, ad un più offensivo 4-2-3-1, con un terzetto di seconde punte molto dinamico e talentuoso, composto, da sinistra a destra, da Convitto, Bollino e Kragle, alle spalle del centravanti Cocco.
E proprio Bollino e Kragle, con l’ausilio determinante dello stantuffo Pino, hanno maramaldeggiato sulla fascia destra, settore da dove sono nati i pericoli, che hanno portato ai primi tre goal della ripresa.
Certo, bisogna anche dire, per correttezza d’analisi, che le prime due reti sono scaturite da un errore marchiano del loro difensore centrale, che in area si è fatto passare il pallone in mezzo alle gambe nel tentativo di stopparlo e da un calcio di rigore, che obiettivamente non c’era assolutamente, essendo intervenuto il difensore calabro sul pallone e non sul piede di Bollino.
C’è anche da aggiungere che, una volta subito il primo goal, la Vibonese ha accusato il colpo sia a livello mentale che atletico, non riuscendo più a sciorinare quel gioco rapido ed efficace, che aveva così tanto messo in difficoltà i granata nel primo tempo; hanno praticamente smesso di giocare, commettendo anche due errori di disimpegno difensivo, da cui sono scaturite le altre due nostre reti.
Bravi però noi ad approfittare dei loro errori ma soprattutto a crearne i presupposti con una pressione costante nella loro metà campo.
Vittoria indubbiamente più che meritata in una giornata che, iniziata malissimo, si è poi tramutata in apoteosi, allorquando Torrisi, per obiettiva necessità più che per intima convinzione, ha liberato in campo tutto il talento offensivo e tecnico, che Antonini gli ha messo a disposizione, così che la squadra ha dismesso i panni fin troppo timidi ed impacciati del primo tempo per essere se stessa nella ripresa ed imporre la sua forza, complice anche l’afflosciamento nervoso ed atletico degli avversari.
Dunque, tutto è bene ciò che finisce bene ed ora tutti concentrati e determinati per affrontare al meglio le 14 gare ancora da giocare (al netto del secondo turno di riposo, che dobbiamo ancora osservare).
La prima di queste è quella casalinga con l’Akragas, in programma domenica 28 Gennaio al provinciale. Il derby con gli agrigentini ci vede ampiamente favoriti nel pronostico e peraltro incontreremo una squadra, che è reduce da un netto tracollo casalingo (0-2 con il Ragusa).
Ma guai a sottovalutare gli avversari; il vantaggio che abbiamo in classifica sulle più prossime inseguitrici, come detto, è rassicurante ma dobbiamo mantenerlo, se non addirittura implementarlo e dunque non dobbiamo sottovalutare le possibili insidie, che la gara di domenica potenzialmente potrebbe riservarci.
Il campionato lo abbiamo indirizzato a nostro favore, da adesso in poi bisogna solo completare l’opera.
Francesco Rinaudo