Mazzara: “Non veniamo meno ai nostri impegni, teniamo fede alla parola data”
C’è il Trapani da rifare, meglio: da rifondare. C’è un amore da sviscerare, quello tra squadra e tifoseria, c’è un obiettivo da perseguire, possibilmente, tornare tra i professionisti. A parole è facile, nei fatti meno.
In ogni caso qualche piccolo passo è stato già portato avanti. Il pres. Michele Mazzara ha ceduto, o starà per farlo, il 70% delle quote societarie a Marco La Rosa, imprenditore siciliano – sponda Est, alle pendici dell’Etna – che opera nel campo delle forniture sanitarie. In tal maniera la società granata ne esce di fatto rinforzata sul piano economico, sia su quello tecnico dato che l’azionista di maggioranza ha già operato nel mondo calcistico. Nel mezzo c’è la figura di Antonello Laneri.
Michele Mazzara ha ritenuto giusto allargare gli orizzonti societari, come più volte ribadito nei mesi trascorsi, quando il timbro sportivo era ancora Dattilo, e con il supporto di Laneri c’è riuscito, in parte. “Vogliamo fare ancora meglio, ci dice Mazzara; lo scorso anno ci siamo mossi in fede alle nostre aspettative e possibilità, ma non è andata per come volevamo. Abbiano cercato di mettere insieme una squadra giovane col supporto di qualche elemento di esperienza come Pagliarulo. Ci siamo accorti che all’interno dello spogliatoio qualcosa non andava e ci siamo trovati spiazzati dopo l’esperienza con Moschella e Criaco. Non pensavamo al risultato infelice raggiunto con Morgia. Ci eravamo rivolti a lui, sperando di dare una svolta al nostro campionato, per fare molto meglio, ma non è stato così. L’attacco si è mostrato sempre poco prolifico, la difesa molto vulnerabile. Adesso vogliano fare meglio”.
In sintesi, quanto prima si ufficializzerà il nuovo ingresso e Mazzara conta anche di farlo alla presenza del nuovo staff tecnico, allenatore compreso.
“Abbiamo ceduto il 70%, poiché le risorse dell’ex Dattilo e degli sponsor – precisa Mazzara – non bastano per dare lustro adeguato al Trapani. Altre realtà in D che vogliono essere competitive investono di più, posseggono più risorse. Pensavamo di allargare ad altri imprenditori, cedendo parte delle mie quote, ma ciò non è stato possibile. Rimango, quindi, col 30% insieme agli sponsor. Il progetto continua. Riusciremo? Me lo auguro. L’importante è riaccendere la passione ai tifosi, far loro ritornare l’amore verso il Trapani. Anche se uscire dalla D non è facile. Ma ce la metteremo tutta.”
Sappiamo che la D non è facile, ne abbiano esperienza. L’ultima volta ne siamo usciti grazie a un ripescaggio,dietro al Milazzo. E non sarà facile, ancor più se pensiamo che ci troveremo di fronte il Catania e l’Acireale, la Vibonese e il Lamezia. Ipotizzando che al nostro cospetto potremo ritrovarci la Reggina e compagini campane con sete di rivalsa come la Cavese, ma potrebbe esserci la Casertana, come la Nocerina conoscendo la girandola alla quale sono sottoposte campane e laziali. Aspettiamo
Leonardo Fonte