Scrivere di calcio nel bel mezzo di un mercato di Gennaio più nevrotico che mai non è cosa semplice. Soprattutto per noi che dobbiamo scrivere di Trapani Calcio.
Corriamo il rischio (o forse la fortuna, visti i risultati) di trovarci di fronte una squadra rivoltata come un calzino, molto diversa da quella che nel girone di andata ha messo insieme appena 15 punti in 19 partite. Tali e tanti sono gli arrivi che, unitamente alle partenze, stanno mettendo sù un altro Trapani.
Non sappiamo come, ma in tutto questo bailamme Fabrizio Castori sta preparando la sua sfida personale alla Serie B. E, da quel che si dice, lo sta facendo anche piuttosto alacremente.
Castori, del resto, è un allenatore vecchio stampo, uno di quelli che una volta portavano avanti il loro calcio “pane e salame”. Senza fronzoli ma tanta sostanza. Uno di quelli che, alle lamentele e i piagnistei di tanti suoi colleghi, anche illustri, preferisce anteporre il lavoro e il sudore del campo.
Ma a quanto pare si fa sentire anche fuori, se è vero come è vero che gli acquisti che sono stati finora ufficializzati è gente che ha già lavorato con lui.
Alessandro Buongiorno, classe 1999, difensore centrale cresciuto nel vivaio del Torino che Castori ha avuto a Carpi; Mamadou Coulibaly, anch’egli classe 1999, centrocampista di proprietà Udinese e a Carpi lo scorso anno; infine (almeno per ora) Nicola Dalmonte, classe 1997, attaccante esterno, di proprietà Genoa, che Castori ha allenato in quel di Cesena. Giocatori giovani e di gamba, proprio come desiderava il tecnico granata.
Per quanto riguarda gli innesti, non è finita qui. A breve arriveranno altri calciatori che dovranno dare maggiore consistenza alla squadra, mentre è stata ufficializzata la cessione in prestito di ‘Nzola allo Spezia di Italiano.
Altri andranno via e non saranno pochi.
Certo a guardare la classifica il compito che attende il Trapani fa rima davvero con impresa: -6 dalla zona playout, con la formazione che occupa il quartultimo posto, la Cremonese, che deve recuperare la partita con lo Spezia e -8 dalla zona salvezza diretta (Empoli).
Una situazione simile a quella che si trovò ad affrontare Calori nella stagione 2016-17, quando subentrò a Cosmi. Alla fine non ce la fece per poco ma diede vita comunque ad una rimonta clamorosa.
Di differente qui c’è che Castori potrà contare su una squadra davvero rinforzata in tutti i reparti, mentre Calori dovette arrabattarsi con quello che allora poté passare il convento. Dal cambio in panchina il Trapani, prima della fine dell’anno, ha racimolato poco in quanto a punti.
Pareggi con Pescara e Perugia, sconfitta netta a Crotone. Comunque nelle prime due, che più che pareggi sono mancate vittorie, qualcosa di quello che può dare Castori a questo gruppo si è vista. Sicuramente una maggiore solidità di base che non guasta per quella che tutt’ora è di gran lunga la peggiore difesa della Serie B.
Poi è chiaro che ci vorrà dell’altro, perché una rimonta per essere tale ha bisogno di vittorie, tante vittorie. Quindi andrà giocoforza migliorato e reso più efficace il gioco offensivo. Il Trapani dovrà diventare presto una squadra tranquilla ma determinata.
Capace purtroppo di andare a manetta sempre e comunque, non potendo certo far calcoli. Niente per cui ci si debba strappare i capelli, però rispetto a prima un altro mondo. Servono giocatori rigenerati, forse anche un modulo diverso, vedremo.
Dipenderà soprattutto da tutto quello che arriverà da questo mercato atipico per il Trapani. Perché mai a queste latitudini si era assistito ad un restyling del genere. Speriamo che il finale stavolta sia ben diverso.
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