Si è conclusa la bella e vincente stagione sportiva a tinte granata. Eccellente campionato e vittoria ai playoff per la pallacanestro, oltre alla Supercoppa di Lega; numeri da record in campionato e promozione in serie C per il Trapani insieme alla conquista della Coppa Italia.
Uno scenario poco immaginabile appena dodici mesi fa, ma l’impatto nella realtà cittadina di Valerio Antonini è stato straripante. Vittorie su vittorie, record abbattutti, pagine delle cronache sportive nazionali occupate. Poi lui: il personaggio visionario, istrionico, ‘ingombrante’, l’asso piglia tutto, il velleitario in servizio permanente assoluto: Valerio Antonini.
Indiscutibilmente l’imprenditore romano ha portato con sé una ventata di interesse, di novità, di eccezionale carica vincente che si è mostrata positiva per Trapani. Ha occupato tutte le scene, mediatiche e non, in prima persona, persino nelle conferenze stampa pre e postpartita. Dal calcio alla pallacanestro, passando anche attraverso le cronache non sportive, come quelle inerenti l’aeroporto di Birgi o il coinvolgimento per l’uso d’una palestra d’un istituto scolastico della città. Ancora le estenuanti querelle con parte della stampa cittadina ed i suoi giornalisti. Denuncie annunciate, selfie mostrati… gli spazi occupati, tutti, dal Presidente. Ha mostrato lungimiranza allestando una supersquadra nel calcio, imbattibile, in un girone che si è mostrato tecnicamente davvero deficitario, mai visto prima così scarso di spunti.
Lungimirante e vincente nella pallacanestro innestando un atleta monstre per la categoria, Alibegovic: tradotto in parole povere la corsa verso la A1; coraggioso anche nell’aver esonerato Daniele Parente, coach dell’assoluto recond di vittorie consecutive.
Valerio Antonini è questo, un uomo che punta dritto al successo, alle vittorie, un motivatore eccellente, una carica prorompente che sicuramente ha dato propellente anche alle vittorie delle due realtà sportive.
Carica umana dirompente che ha causato degli stascichi poco simpatici con gli avversari, da Torino a Cantù, da Bologna a Treviglio, Udine, persino Belgrado. Così come in ambito calcistico è avvenuto con squadre e dirigenze del Girone I. Anche il patteggiamento di Antonini in collegamento alla gara di Vibo Valentia, anche se non è dato sapere sul tenore delle accuse in merito alle “minaccie” al dg della Vibonese. Ancora gli strascichi con Bologna e Caja, e il presidente della LNP in merito all’organizzazione del campionato, definito un “fastfood sudamericano”. Lì il nostro ha ampi margini di ragione, tante, come tante critiche andrebbero rivolte a chi ha gestito la pallacanestro italiana in questi lunghi anni, vedi Petrucci.
Antonini un uomo di grande verve, frizzante, ingombrante.
Impetuoso anche. Tanto da smentire il direttore della propria emittente privata dopo il festival al Provinciale con la D’Urso e Facchinetti.
Sulla scia della non piena soddisfazione a causa del mancato pienone al Provinciale dai canali dell’emittente, per voce del direttore, era trapelata la voce d’un sentimento di delusione da parte di Antonini. Tanto da metterlo sul punto di potere anche abbandonare il proprio impegno e gli investimenti in Città.
Come una sorta di Araba Fenice l’indomani Valerio Antonini ha ribadito tutto il proprio impegno ed amore verso Trapani, rilanciando con decisione e forza i propri propositi di future vittorie sportive ed investimenti per continuare a dare lustro a Trapani.
Lo ha fatto portando sulla panchina degli Shark un più che illustre e ‘decorato’ protagonista del basket europeo, quale l’attuale direttore sportivo della nazionale croata Jasmin Repesa. Uomo di pallacanestro con un invidiabile palmarès acquisito.
Prendere o lasciare. È così. Valerio Antonini non lascia spazi intermedi.
Adesso una breve pausa, dovuta. A giorni ne sapremo di più. Su tutto. Attraverso ufficializzazioni e note della società.
Sicuramente ci aspettano due campionati entusiasmanti, certamente quello di A1, sul quale il patron Antonini sembra puntare con assoluta decisione addirittura con obiettivi… europei. Sul campionato di C e sul primato da acquisire in esso serve tempo, preparazione ed esperienza. Staremo a vedere. Alla prossima.
L. FONTE